Cronaca

Emergenza abitativa, il parroco di Trepuzzi ospita senzatetto in chiesa

TREPUZZI- Il parroco della parrocchia “Santa Famiglia” di Trepuzzi,don Alessandro Scevola,trasforma alcuni locali della parrocchia in monolocali per accogliere persone sfrattate o senza abitazione. Per adesso sono gia’ tre le famiglie accolte che rimarranno il tempo necessario a trovare un altro alloggio. La parrocchia dona loro anche cibo e vestiti. E il parroco rivolge un appello alle istituzioni provinciali e regionali: “Fate presto -dice- l’emergenza casa sta per scoppiare in tutta la sua drammaticità”.

È solo di qualche giorno fa l’episodio dello sgombero coatto, poi rimandato grazie all’amministrazione comunale di Trepuzzi, di due ragazze madri. “Da pastore di questa comunità, rivolgo un appello a tutti i cristiani di buona volontà per risolvere questo delicato problema che oggi, per molti, sta diventando una vera e propria emergenza –scrive il Don Alessandro su Facebook- Ho saputo, dalle dirette interessate, che il nostro Comune si è già impegnato per aiutare economicamente queste due ragazze a pagare i primi mesi di affitto per una nuova casa. Ma il problema ora sta proprio nel trovare una casa! La ricerca di questi ultimi giorni non ha prodotto il risultato sperato: o i proprietari chiedono troppo come affitto oppure qualcuno, per pregiudizio o per paura, trova mille scuse pur di non dare la casa a queste due famiglie. La stessa nostra parrocchia, in questi giorni, sta già ospitando alcune persone rimaste “sulla strada” e le nostre due piccole stanzette della carità sono già piene. Per questo faccio appello a coloro che pur potendo aiutare non lo fanno!! Le emergenze non vanno affrontate solo negli uffici istituzionali, quello certamente è il primo passo, ma vanno superate anche con la solidarietà di tutta una comunità che si fa carico del problema dei più deboli e indifesi. Inoltre teniamo conto che nella vicenda sono coinvolti anche tre piccoli minori che rischiano di non avere un tetto dove continuare a crescere e a vivere. Mi auguro che la Provvidenza si faccia avanti attraverso il volto, il cuore, la generosità di qualcuno che possa aprire le porte della propria casa sfitta con degli affitti ragionevoli e che tengano conto della situazione di queste famiglie”.

 

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