Politica

Fitto anticipa Berlusconi e lascia F.I.. Il Cavaliere: “Faccia ciò che vuole”. Venerdì sarà a Lecce

BARI- Inizia domani la 48 ore pugliese di Silvio Berlusconi. Prima a Bari, con cena , e poi venerdì a Lecce con ulteriore incontro culinario per l’autofinanziamento del partito e con comizio previsto per le ore 1830 al Palaeventi di Piazza Palio. Cene riservate ad amici, militanti e supporters. È questa ormai l’usanza dei leaders italiani, qualche giorno fa lo stesso Renzi ne ha organizzata una con coperti da 1000 euro a testa. In Puglia sono previsti, per l’ex cavaliere, tavoli da dieci al costo di 5mila euro con un contributo pro capite di 500. Berlusconi arriverà in regione dopo qualche ora la fuga di notizie sull’ipotesi di un nuovo partito che sarà a breve costituito dalla sua ex protesi Raffaele Fitto ,lo definì così lo stesso ex Premier durante un comizio nel barese.

La scelta di far vita ad una nuova organizzazione forse per anticipare la possibilità che ,proprio da Lecce , Berlusconi potesse decretare la cacciata dell’ex ministro dal partito azzurro. Se dall’entourage del leader di Maglie si fa sapere che a giorni ci sarà la costituzione davanti ad un notaio, solo in questa occasione anche i fedelissimi conosceranno il nome del nuovo partito, Fitto lavora per convincere quanti deputati possibile per poter creare i gruppi alla Camera ed al Senato. Difatti se in questo ultimo ci sarebbero già i numeri giusti per dar vita ad un gruppo autonomo, sarebbero già 12/14, alla Camera dei Deputati non raggiungerebbe le 20 adesioni necessarie per avviare le procedure per il Gruppo indipendente. Alla notizia della scelta fittiana, il cavaliere avrebbe semplicemente risposto “faccia ciò che vuole”.

 Il primo Giugno sarà l’inizio della svolta per l’opposizione italiana al governo Renzi ed alla leadership fiorentina del Presidente del Consiglio. Alla base delle scelte non solo la nuova legge elettorale ma, principalmente, il tatticismo anti berlusconiano dell’ex Ministro di Maglie rispetto alla svolta che imporrà l’ex cavaliere da Arcore. Mentre per questo la necessità di andare oltre Forza Italia è un obbligo per le regole imposte dal Premier, il premio di maggioranza al partito che prenderà almeno il 40% dei consensi o in caso ballottaggio tra i primi due, per Fitto la coniazione di un partito nuovo di zecca scaturisce dalla volontà di anticipare l’ex suo leader e rimanere riferimento dei moderati e conservatori italiani in questa ultima fase della campagna elettorale anticipando, rispetto alle urne, l’uscita da Forza Italia ed aprendo al vincente britannico David Cameron. Per molti sarebbe, però, anche la formula per rimanere sui titoli dei giornali proprio per le imminenti elezioni regionali e per una futura rivoluzione organizzativa dei moderati italiani divisi tra astensionismo, berlusconiani e salviniani ed ora anche fittiani.

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