LECCE- L’unica speranza per gli ex Bat è che la loro originaria azienda, fuggita in Romania per fare più profitti, torni a sedersi al tavolo ministeriale per trovare una soluzione. E’ anche per questo motivo che il vertice previsto per il 12 è slittato al 21.La British American Tobacco ha detto a chiare lettere che che è disponibile a fornire chiarimenti ai funzionari ministeriali, ma che non intende riaprire la vertenza, anche se la riconversione è stata un bluff.
Il guaio è che c’è stato un errore a monte da parte dei rappresentanti nazionali dei principali sindacati: la firma nel 2010 degli alimentaristi Fai cisl, Flai CGIl, Uila – Uil ha permesso a Bat di lavarsene le mani. Cinque anni fa tutti erano sicuri che le aziende subentranti avrebbero risolto definitivamente il problema: la doccia fredda è arrivata dopo. Oggi domina la rabbia.
Una delegazione di lavoratori si è presentata è riuscita a ottenere un incontro con il Ministro Orlando, che era all’Hilton per un incontro politico. Ci sono state contestazioni e urla contro Teresa Bellanova, anche lei presente per un incontro sindacale che si teneva nello stesso Hotel. Contestati anche i vertici di Confindustria. Una delegazione di lavoratori. Bellanova ha chiesto che i sindacati nazionali ritirino le firme.