PORTO CESAREO- Il Comune di Porto Cesareo non dovrà restituire al proprietario il terreno esteso circa 9.000 mq, occupato per la realizzazione dei parcheggi, area a verde e strade nei pressi del lungomare delle “Dune” potendo avvalersi del procedimento di corresponsione di un indennizzo monetario.
La vicenda era cominciata nel 2008 e aveva contrapposto il proprietario e il Comune, difeso dall’Avv. Pietro Quinto. Dopo il TAR e il Consiglio di Stato si è arrivati alla Corte di Cassazione, e, infine, alla Corte Costituzionale. Questa, con sentenza pubblicata in questi giorni, ha affermato, che l’istituto dell’acquisizione sanante è pienamente legittimo perché rappresenta un giusto equilibrio tra gli interessi della Pubblica Amministrazione e il diritto di proprietà.
Nel caso di Porto Cesareo, tutti gli insediamenti privati sono stati realizzati in una zona di notevole rilevanza turistica (nei pressi delle “Dune”). La battaglia giudiziaria tra Comune e proprietario continuerà per la determinazione del giusto indennizzo, ma per effetto di una ulteriore eccezione, accolta dalla Corte delle leggi, a decidere non sarà più il giudice amministrativo, bensì il giudice ordinario.