CronacaPolitica

Tap, è scontro tra Emiliano e Stefano. Blasi: “Era Dario ad essere in giunta”

BARI- Non ci sono esclusioni di colpi nel botta e risposta su Tap tra Michele Emiliano e Dario Stefano e poi anche con Sergio Blasi.Nell’ultima puntata di Open sono state queste le dichiarazioni del candidato del centrosinistra alle regionali e su Twitter si è scatenata la polemica. Un tutti contro tutti che travolge anche personaggi di primo piano della stessa coalizione. Da un lato, infatti, ci sono i cittadini a sollecitare, tweet dopo tweet, il segretario del Pd affinché presenti un esposto alla magistratura o, in alternativa, ad approfondire le carte, con l’occhio clinico di Pubblico Ministero, per verificare che vi siano responsabilità precise sulla ostinata localizzazione dell’approdo a San Foca. Dall’altro lato, c’è Dario Stefano a dare vita ad un botta e risposta che dura ore.

Lo scambio di accuse dei due alleati è sulla responsabilità della giunta in tutta la vicenda. Per Emiliano “la giunta è monocolore Vendola, è lui in pratica che decide tutto”.E’ a quel punto che nella conversazione interviene Dario Stefano pronto a far notare che “le deleghe in materia di sviluppo ed energia le hanno sempre tenute nel Pd. Da Sandro Frisullo a Loredana Capone”. “Gli assessori obbediscono”, risponde pronto Emiliano, “è inaccettabile” ribatte stefano: “a quel punto non dovevi ricandidarli”. Il valzer delle reciproche accuse, intervallato da riflessioni e solleciti dei cittadini, prosegue con immutato tono: Stefàno pronto a chiarire che da assessore non ha mai subito imposizioni, ed Emiliano fermo sulla sua posizione: il presidente decide, con buona pace degli assessori. La conversazione viene interrotta solo perché di lì a poco Dario Stefàno deve dare il via alla convention leccese di presentazione delle liste di Noi a Sinistra, a sostegno della candidatura di Michele Emiliano.  

Ma a puntualizzare il suo ruolo interviene anche Sergio Blasi durante trnews talk.Rimpalli di responsabilità alla vigilia dell’incontro a Bruxelles sul “Corridoio Sud del Gas: sicurezza energetica, democrazia e diritti umani dall’Italia all’Azerbaigian“, a cui parteciperà il Comitato No Tap assieme al sindaco di Melendugno Marco Potì. L’incontro vuole riportare la questione dei diritti umani e delle libertà civili al centro dell’agenda delle istituzioni europee. Invitate a un confronto aperto la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, la Banca europea degli investimenti,e la Commissione europea, principale sostenitore del progetto Tap.

 

 

 

 

Blasi commenta: “Stefano era in giunta”

 

 

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