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Lecce, punti d’oro a Martina. E’ ancora corsa play off

LECCE-Il treno dei play off passa da Martina e il Lecce di Bollini non puo’ arrivare tardi all’appuntamento quando il campionato si presenta al rush finale. Al Tursi va in scena un derby atipico per i colori giallorossi, solo due volte nella loro storia Martina e Lecce si sono affrontati in campionato sempre in serie C, entrambe le gare finirono in parità. E’ una partita che permetterebbe agli itriani di conquistare la certezza matematica della salvezza. Ma ci sono 90 minuti da giocare.
Lopez e Abruzzese sono in panchina, l’undici di Bollini vede Scuffia tra i pali, Beduschi, Di Chiara, Diniz e Vinetot in difesa. Centrocampo con Papini, Bogliacino e Sacilotto mentre il tridente offensivo è formato da Lepore, Mannini e Doumbià. Il francese viene riproposto nelle vesti di terminale offensivo. Il Lecce animato da maggiori motivazioni prova a dettare subito i tempi di gioco alternando le giocate sulle corsie esterne finalizzate al cross in area. Se gli attaccanti del Lecce pero’ hanno difficoltà nello sfruttarle, su una di queste l’ex giallorosso Fabiano rischia l’autogol.

I giallorossi sono piu’ propositivi evidenziando pero’ difficoltà negli ultimi 20 metri complice l’atteggiamento del Martina piu’ interessato a non prenderle che a darle. Nonostante il Lecce sembri avere le redini del match in mano, il primo vero rischio del match lo corre Scuffia sulla conclusione di De Giorgi che cerca di capitalizzare una ripartenza dei biancazzurri. Tiro a lato con il ortiere che dà l’impressione di essere sulla traiettoria. Sarà l’unica volta che il Martina si affaccia nel corso dei primi 45 minutid i gioco in maniera minacciosa nella metà campo giallorossa. La risposta del Lecce è immediata e Kalombo preferisce non correre rischi depositando in angolo. Anche la squadra di Bollini pero’ va vicinissima al gol al 38esimo quando Sacilotto sale in cielo a colpire di testa costringendo Bleve agli straordinari con la palla che rimbalza davanti all’estremo difensore. Nei minuti finali i giallorossi cercano di forzare i tempi aprendo il gioco sugli esterni in modo da allargare la fitta rete difensiva itriana.

Doumbià imbeccato da un filtrante a tre minuti dal duplice fischio mette in mostra le sue doti di velocista molto meno quelle di attaccante di area di rigore. Il francese si accascia al momento del tiro in porta. Primo tempo in archivio a reti inviolate, risultato che serve a niente alla squadra di Bollini. Ad inizio ripresa il tecnico opera il primo cambio, fuori Di Chiara dentro Gustavo con Lepore arretrato sulla linea dei difensori con licenza di rinforzare al linea del centrocampo. La risposta alle intenzioni tattiche di Bollini arriva subito con Doumbià che fa le prove generali del gol con un velenoso diagonale.

Il Lecce alza i ritmi mettendo il Martina alle corde, Diniz sfrutta al meglio il blocco in area di Sacilotto e colpisce la traversa. La sfortuna sembra accanirsi nuovamente pochi minuti piu’ tardi sui giallrossi. L’azione è convulsa e la sfera impatta ancora sui pali dopo aver rocambolato su Doumbià. L’incursione di Bicoschi è solo una parentesi perchè è sempre la squadra di Bollini aad essere propositiva. Capovolgimento di fronte, minuto 57, Mannini effettua l’ennesima incursione sulla destra e disegna un assist invitante per la testa di Doumbià. La conclusione bacia il palo ma stavolta si deposita in rete per il vantaggio del Lecce.

Con il vantaggio acquisito i giallorossi non forzano i tempi e si limitano a gestire la gara senza correre nessun rischio. Nel finale si fa sentire la fatica nelle gambe ma i nervi reggono alla tensione di un risultato che permette di alimentare ancor di piu’ le speranze play off. Juve Stabia e Matera al terzo posto a braccetto sono adesso a tre punti dai giallorossi, con la Casertana invece avanti di due punti. Per il Martina è una sconfitta indolore perchè grazie ai risultati di Messina e Ischia il club itriano festeggia in anticipo la salvezza nel giorno in cui arriva un altro verdetto, la Salernitana approda in serie B.

Mario Vecchio

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