Politica

In cinque Regioni su sette i vendoliani non alleati del Pd. In Puglia dopo Nichi s’incazza anche Dario

BARI- Tra liste pulite, liste a prescindere, liste con ex di tutto l’importante aggregare, s’incrementa, a danno di Michele Emiliano, anche il fastidio della compagine Noi a sinistra per la Puglia verso molte sue scelte. Vendoliani e Stefaniani infastiditi dall’atteggiamento dell’ex sindaco di Bari non solo perché candidato di una “coalizione prenditutto” ma , anche, perché segretario regionale del partito di maggioranza della coalizione. Oltre alla questione morale ed alle dibattute candidature volute dal Sindaco Magistrato in tutta la Regione anche l’estromissione dalla giunta del Comune di Manfredonia di un assessore Pd che ha deciso dì candidarsi nella lista vendolian-stefaniana il tutto segue la più nota polemica per la decisione , dell’assessore regionale Minervini , di non essere in corsa per il Pd ma per Noi a Sinistra.

Se fino a ieri era insofferente verso Emiliano solo il Governatore uscente oggi, malgrado l’accordo fatto, anche il senatore Stefano non è dolce con l’ex Sindaco di Bari. Visto gli atteggiamenti mossi contro chi sceglie la lista ex Sel, il già assessore all’agricoltura pugliese si interroga se è legittimo chiedersi se ha senso che, “Noi a Sinistra per la Puglia” , sia impegnata a sostenere il candidato Presidente che è anche segretario regionale del Pd i cui riferimenti epurano coloro che vogliono correre con noi. Come dire se in cinque regioni su sette (Liguria, Toscana, Marche, Campania ed Umbria) corriamo da soli non si dia per certo che queste non possano diventare sei inserendoci anche la Puglia.

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