Cronaca

Inchiesta Bcc di Terra D’Otranto: ci sono nuovi indagati

LECCE- Nuovi nomi nell’indagine in corso ormai da mesi sulla Banca di Credito Cooperativo Terra d’Otranto e nuovi particolari su un giro, presunto, di riciclaggio di denaro transitato sui conti dell’istituto di credito che ora i carabinieri del Ros dovranno esaminare con l’aiuto di nuovi consulenti nominati dalla Procura. 

I fratelli Bruno e Simone Acquaviva, titolari di alcune concessionarie d’auto e Carlo Quarta, coinvolto nell’inchiesta calcioscommesse per la presunta combine del derby Bari-Lecce del 2011, e per questo condannato a 18 mesi, pena sospesa.L’ipotesi di reato è di riciclaggio con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Per tutta la mattina i militari del Ros e di Campi Salentina, insieme ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria hanno eseguito, coordinati dal pm Carmer Ruggiero, titolare dell’indagine, nuove acquisizioni e sequestri tra Lecce, nella sede centrale della banca in viale Leopardi, Carmiano e Monteroni.

Nella Asl e nello studio legale che la rappresenta nella vicenda, sono stati sequestrati invece tutti gli atti riguardati un contenzioso tra la stessa Asl e la società Ecosal dei fratelli Acquaviva, vincitrice di un appalto per la realizzazione di due inceneritori di medicinali mai entrati in funzione, nonostante un finanziamento da parte dell’Asl.

Le indagini vanno avanti dopo l’acquisizione dei documenti relativi elle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali che, una decina di giorni prima, avevano decretato la conferma del presidente uscente, Dino Mazzotta. L’ipotesi di reato: estorsione aggravata dal metodo mafioso. Gli avvisi di garanzia furono notificati ad 12 persone, con l’accusa di aver coinvolto personaggi già noti alle cronache, considerati affiliati alla Scu, per convincere alcuni soci della banca a votare questo o quell’altro nome da far sedere nel Cda dell’istituto. Pressioni ci sarebbero state, in questo senso, anche per i passaggi di deleghe. Chi era assente al momento dell’elezione avrebbe, secondo l’accusa, delegato un altro socio perchè votasse al suo posto. In questo modo, una sola persona avrebbe votato tre o quattro volte il personaggio “indicato dall’alto”.Ai nomi delle persone già indagate si aggiungono quelli di oggi.

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