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Lecce più forte di tutto, anche del Benevento

LECCE- “Lecce merita rispetto” , l’incontro tra Lecce e Benevento si apre sullo scenario della protesta dei tifosi giallorossi contro i pesanti provvedimenti adottati dal giudice sportivo dopo la gara giocata sabato scorso con il Catanzaro. Con quattro giocatori squalificati e altri infortunati, Bollini ridisegna una formazione di emergenza. Di fronte c’è il Benevento in piena lotta per la promozione diretta. In porta c’è Scuffia, in difesa Abruzzese, Vinetot, Lopez, Beduschi e Diniz. Papini e Salvi sono i perni della mediana affiancati da Bogliacino e Gustavo. Il modulo è un inedito 5-3-2.

Terminale offensivo è Doumbia. Dirige il match Dei Giudici di Latina. Avvio di gara spigoloso, il Lecce prova a colpire subito con Gustavo, tiro alto, i campani rispondono con Campagnacci, conclusione senza pretese. Squadra molto compatte in campo, attente a non offrire spazi liberi.

Prova anche Bogliacino a rompere gli equilibri dal limite dell’area con un tiro che si spegne a lato al sedicesimo. Sono i giallorossi a cercare con maggiore convinzione la costruzione della manovra anche se è il Benevento con D’Agostino a sfiorare il gol approfittando di un rimpallo favorevole al limite dei sedici metri. La risposta dei padroni di casa è immediata con Doumbia che si avventa di testa su suggerimento di Bogliacino dalla sinistra. Palla deviata in angolo.

Ci vuole un grande intervento di Scuffia su Eusepi poco prima della mezz’ora per fermare una pericolosa iniziativa del Benevento. Al 39esimo è il portiere Pane, chiamato ad un grande intervento su Doumbia, a salvare la sua squadra. Minuti finali del primo tempo più intensi sul piano del gioco e agonistico. La prima frazione si chiude a reti inviolate. La ripresa non vede variazioni rispetto ai ventidue iniziali.

La prima conclusione della seconda parte di gara vede Beduschi arrivare al tiro, traiettoria sporcata da una deviazione prima di spegnersi tra le braccia di Pane. Poco dopo ci prova Lopez ma senza esito. Al 49esimo Lecce vicinissimo al gol con la sfera toccata da Doumbia che scivola accanto al palo con Pane battuto. pregevole il suggerimento di tacco di Bogliacino. Episodio da rivedere poco dopo sul tentativo di Abruzzese in area.

Il giocatore frana a terra contrastato da un avversario. I ritmi del Lecce si alzano e creano problemi alla retroguardia campana. Prima Gustavo e poi Doumbia si fanno trovare al posto giusto sbagliando la finalizzazione. Bollini vuole ancora più dinamismo in avanti per rompere la diga difensiva avversaria e gioca la carta Herrera richiamando Bogliacino. Buona la sua prova al rientro da un lungo stop. La risposta di Brini è Pezzi per Alfageme. Il Benevento prova a farsi vedere nella metà campo giallorossa arrivando in qualche occasione al limite dei sedici metri senza però trovare sbocchi per la conclusione a rete. Brini non vuole correre rischi e sostituisce un esterno di centrocampo con un difensore.

La gara si sblocca quando Herrera disegna una traiettoria perfetta per la testa di Papini che batte Pane. Esplode il Via del Mare che saluta anche l’esultanza del giocatore che indossa una barba finta con dedica a Moscardelli. La gara si infiamma soprattutto quando la palla messa fuori con Gustavo a terra non viene restituita dai campani, fair play non rispettato sottolineato da una pioggia di fischi dagli spalti. A pochi minuti dal termine Bollini non arretra, si vede in campo Embalo per Gustavo e subito dopo Sacilotto per Salvi. Brivido nei minuti i recupero sul colpo di testa di Marotta fuori di un soffio. Sarebbe stato troppo.

Il forcing finale dei campani non produce niente. Il Lecce vince e si gode anche l’espulsione del portiere Pane dopo il triplice fischio per un fallo commesso allo scadere. È questa una vittoria che vale molto per il Lecce per tanti motivi.

Mario Vecchio

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