LECCE-In comune i colori sociali e la voglia di portare a casa i tre punti dettati da motivi diversi. Lecce in cerca di punti per la scalata in zona play off, Catanzaro per orgoglio senza specifiche mire di classifica. Bollini rinuncia a Papini squalificato, ridisegna il suo scacchiere con Miccoli dal primo minuto con Mannini e Lepore alle spalle di Moscardelli. In difesa non c’è Abruzzese ma Vinetot ad affiancare Diniz con Beduschi e Lopez esterni bassi. Equlibri rispettati solo per 4 minuti. Da calcio d’angolo Razzitti piega le gambe al Lecce che subisce il gol su palla inattiva.
Gara in salita per i ragazzi di Bollini che pochi minuti dopo subisce il secondo colpo di frusta. Moscardelli commette fallo su scontro aereo con Ghosheh, per il direttore di gara Lanza di Torino è rosso diretto. Provvedimento fin troppo generoso e discutibile. L’attaccante esterna tutta la sua rabbia prima di uscire. Lanza nuovamente protagonista nel corso dello stesso episodio quando si avvicina alla panchina del Lecce e sventola il secondo rosso a Di Chiara. Con un uomo in meno la squadra di Bollini non si demoralizza e inizia a macinare gioco contro una squadra che invece si chiude a riccio nella propria metà campo. Diniz al 18esimo da pochi passi spara sulla traversa, occasione da gol limpida sciupata. Poco dopo al 21esimo è Mannini a divorare da pochi passi la palla del pareggio.
Miccoli serve su un piatto d’argento l’assist per il centrocampista che sbaglia così. Il Catanzaro subisce ma resta in vantaggio, anzi al 28esimo rischia anche di raddoppiare con l’unica azione costruita nella metà campo degli ospiti. Miccoli si veste nuovamente da assist man e pesca Mannini che entra in area di rigore e spara in diagonale. Traiettoria deviata da Bindi. Nel finale il bomber di San Donato non sfrutta al meglio la torre di testa di un compagno di squadra e il suo piazzato coglie nuovamente Bindi in uscita.
Tanto Lecce nella prima frazione e tante occasioni mal sfruttate davanti al portiere avversario. Nel secondo tempo Bollini getta nella mischia Embalo e dai primi minuti ancora una volta è il Lecce a sfiorare il pareggio con Lopez che da pochi passi accarezza il palo alla destra di Bindi che aveva salvato un attimo prima su Mannini. L’estremo difensore del Catanzaro è protagonista anche sulla conclusione da fermo di Miccoli. Al decimo della ripresa finisce la gara di Miccoli, Bollini gioca la carta Doumbià per scardinare la retroguardia calabrese. Il Catanzaro rischia di chiudere il match al 65esimo con Mancuso che dopo essersi liberato in area non inquadra i pali. Grande rischio per il Lecce. Al 71esimo i calabresi sfruttando al meglio una ripartenza che vede Mancuso gestire bene un pallone prima di scaricarlo alle spalle di Caglioni. La giornata storta del Lecce non è finita, c’è ancora il tempo di vedere nel giro di pochi minuti la doppia ammonizione a Mannini che lascia la squadra in nove uomini. Prima le proteste poi un’entrata considerata dura costano il terzo rosso alla squadra di Bollini. Nel finale nonostante la doppia inferiorità il Lecce trova il gol del 2-1 con Lepore su calcio di rigore.
Gol che serve a poco se non a far aumentare il rammarico delle occasioni prodotte e non sfruttate a dovere. Prima del triplice fischio Lanza trova il tempo anche per la quarta espulsione ai danni dei salentini. Stavolta nel libro dei cattivi finisce Lepore. Minuti finali dunque con il Lecce ridotto in otto. Una gara nata male e finita peggio con buona complicità di una direzione di gara discutibile.
Le 4 espulsioni per il Lecce e neppure un giallo al Catanzaro non possono far parlare di partita cattiva ma eventualmente di provvedimenti che sono apparsi unilaterali. Provvedimenti che peseranno come un macigno anche sul prossimo match di campionato contro il Benevento. Bollini dovrà rinunciare a molti suoi punti di riferimento. Intanto pero’ meglio non guardare la classifica.
Mario Vecchio
