LECCE- La tensione è alle stelle: fra occupazioni delle sedi della Provincia, scalate sui tetti per manifestare tutta la sofferenza del momento, e ora, anche i malori esito delle forme di protesta più radicali. E’ il caso dei due lavoratori Axa, soccorsi in Provincia, che hanno scelto lo sciopero della fame per testimoniare tutte le difficoltà in cui versano i dipendenti delle partecipate di Palazzo dei Celestini, nella tenaglia anche e soprattutto a causa degli effetti legge Delrio – legge di stabilità.
Chiedono segnali concreti i dipendenti delle partecipate e continua il rimpallo tra Provincia e Regione sulla documentazione necessaria a studiare le contromosse, per tentare di mettere una falla all’emergenza e non lasciare i lavoratori per strada (29 i dipendenti Axa a rischio, 130 i lavoratori di Albaservice).
Il presidente della Provincia Gabellone scrive a Vendola, all’assessore al Lavoro Caroli e per conoscenza ai sindacati, sollecitando alla Regione risposte a seguito della documentazione – sottolinea il numero uno di Palazzo dei Celestini – che gli amministratori delle partecipate hanno fatto avere agli uffici regionali a seguito degli incontri del 2 e del 9 marzo.
Ma il gruppo provinciale di opposizione “Salento Bene Comune” e del PD non ci sta, punta il dito contro la gestione Gabellone e denuncia presentabndo un’interrogazione: per il 2015 per staff e dirigenti si registrano spese in libertà per 250 mila euro, totale di più voci: un dirigente esterno a 120mila euro annui circa, 3 componenti staff presidente a 70mila euro l’anno, 2 unità di comando provenienti da altri a quota 60mila euro anno