LECCE- Giorni di proteste, con l’occupazione dei palazzi della Provincia ed ora la rabbia che esplode con gesti eclatanti come arrampicarsi sui cornicioni di Santa Croce, a 40 metri d’altezza.
Perchè le buone notizie attese in questi giorni non arrivano e i dipendenti Axa licenziati, e quelli di Alba Service, sino ad ora stipendiati dalla provincia, perderanno il lavoro. Sono 5 i dipendenti Axa che hanno raggiunto la terrazza della Basilica arrampicandosi sulle impalcature e che chiedono la proroga dei contratti per 40 giorni.
Uno di loro si è sentito male. Sono stati i vigili del fuoco ad aiutarlo a scendere mentre un’ambulanza del 118 attendeva sotto per soccorrerlo.
Contestato dai manifestanti il presidente Gabellone, accusato di essere il responsabile dei conti in rosso della provincia. Martedì a Bari l’incontro convocato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’attuazione della Legge DelRio , una riforma che impone tagli che stanno avendo durissime ripercussioni su tutto il territorio nazionale.
Le prime conseguenze ricadono sulla cultura con la chiusura momentanea di Museo e Biblioteca del Convitto Palmieri, dove l’Axa svolgeva i servizi di portierato e che gestiscono tutti i servizi della biblioteca, frequentatissima dagli studenti. Axa si è aggiudicato il bando da 2,5 milioni di euro, per otto anni, per la gestione dei servizi nel Convitto Palmieri. Il contratto non è mai stato firmato e, nel frattempo, per esigenze di cassa, Palazzo dei Celestini ha disdetto quello in proroga.
Da lunedì 29 dipendenti Axa sono a casa. 150 quelli di Alba Service, società partecipata dalle casse ormai vuote, così come la Nuova Salento Energia.