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Il Lecce si spegne nel secondo tempo e va giù

LECCE- Dall’illusione alla delusione. Contro la Salernitana il Lecce della prima parte di gara aveva lanciato segnali importanti, ma nel secondo tempo la squadra giallorossa non è stata capace di ripetere i primi 45′. Per colpa soprattutto della formazione leccese, ma anche per merito della squadra avversaria che, realizzato il gol, ha saputo gestire senza affanni i confusi attacchi della squadra di Bollini.
Prima sconfitta casalinga del Lecce nel girone di ritorno e della gestione Bollini. Peccato per una ripresa in cui la squadra giallorossa non è riuscita a dare la stessa intensità della prima frazione. Nel secondo tempo mai la squadra leccese ha concluso nella porta salernitana. E a fine partita la squadra ha raccolto anche i fischi per una prestazione che fa scivolare il Lecce al quinto posto e dietro sente la pressione del Matera.

A nove giornate dalla conclusione della stagione regolare non si può più sbagliare: un vero peccato perché nel turno infrasettimanale Benevento e Juve Stabia non erano andate oltre il pareggio mentre Casertana e Matera hanno fatto bottino pieno. Contro la squadra di Menichini ha pesato soprattutto l’assenza di Moscardelli, il quale sicuramente avrebbe rappresentato un duro per due difensori arcigni come Lanzaro e Trevisan. Miccoli ha fatto benino nel primo tempo, come Gustavo mentre nel secondo tempo Bollini ha inserito Embalo per il capitano e spostato Herrera al centro lasciando Manconi in panchina.

Le occasioni migliori il Lecce le ha avute nel primo tempo. Gustavo è andato vicino al bersaglio grosso, ma la traversa gli ha negato il gol dell’ex. Nel secondo tempo solo Embalo al 46′ ha sprecato la possibilità di acciuffare il pareggio. Bollini le ha provate tutte buttando nella mischia anche Doumbia mentre a metà primo tempo aveva corretto la posizione di Mannini arretrandolo a interno e spostando Lepore più avanti. Dopo l’intervallo il Lecce ha subito la partenza prepotente degli ospiti e la squadra leccese ha abbassato il proprio baricentro non riuscendo mai a inserirsi tra le maglie avversarie con rapide verticalizzazioni. Resta il dubbio su un rigore che poteva essere assegnato nel primo tempo per un fallo di mano di Trevisan su conclusione di Gustavo.

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