Cronaca

Quello che le Donne dicono: “Non sia la Festa dell’Ipocrisia”

LECCE- Più che una festa, per molti dovrebbe trattarsi di una giornata utile a rappresentare un momento di riflessione. Ricordare il significato vero di questa festa ed il motivo per il quale è stata istituita…Ricordare quelle donne, ancora oggi vittime silenziose di violenza.

Significativi i dati elencati dal presidente della Corte d’Appello di Lecce Marcello Dell’Anna nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 201: sono aumentati del 50 % i provvedimenti per stalking in un anno, parliamo di 295 nel leccese, crescono anche i delitti per violenza sessuale, su 124, 21 vedono vittime i minori.

E “L’augurio – per la consigliera di Parità della Provincia di Lecce Filomena Dantini – è che questa data rappresenti lo spunto di riflessione sul percorso ancora da fare per raggiungere la parità e faccia comprendere al Governo che attivare leve fiscali per incentivare l’occupazione femminile nei periodi di crisi può ingenerare sviluppo e crescita economica”. Ma non solo, lunga ancora la strada da fare, la D’Antini ricorda anche che il piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking per il 2015 non è stato ancora adottato”.

E ancora, nel ricordo delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne c’è anche una battaglia a Lecce dove il centro antiviolenza della provincia rischia di chiudere insieme al Centro Risorse per la Famiglia, istituito grazie ai finanziamenti pubblici della Regione, nel 2009, finanziamenti che oggi non ci sono più, assenza che rende, sempre più concreta la possibilità che nei prossimi mesi si chiuda. Il centro ha registrato fino ad ora un gran numero di segnalazioni di casi di violenza sulle donne o sui minori.

” Il CRF – spiega l’avvocato Alessandro Nocco, coordinatore del Centro – è un punto di riferimento strategico nel tessuto sociale, opera là dove è necessario fornire supporto e assistenza a donne e minori vittime di maltrattamenti e violenza. E’ una realtà consolidata – aggiunge – nei suoi archivi vi è uno storico ben catalogato e alle volte capita che alcune famiglie tornino per chiedere nuovamente aiuto e trovano lo stesso personale con il quale hanno intrapreso il percorso, anche questo è un aspetto positivo del Centro. Abbiamo preso in carico 373 casi fino ad oggi…solo le donne che hanno chiesto aiuto in questi ultimi 60 giorni sono state più di 30″.

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