CronacaPolitica

Tap, Russo: “Per Vittorio Potì gasdotto era un’opportunità”. Marco Potì: “Non è vero”. Intanto Saipem sbarca a San Basilio

SAN FOCA- In attesa della sentenza del Tar del prossimo 11 marzo, il gasdotto di Melendugno approda in Rai ad Agorà. Marco Potì l’interlocutore anti Tap e la politica in modo bipartisan favorevole quanto la stampa nazionale, rappresentata nel programma di Rai 3 da un giornalista del Corriere della sera secondo cui un Sindaco non può pensare di decidere la politica energetica dell’Italia.
In linea con questa tesi sia il Pd che F.I. Per l’on. Alessia Rotta le emissioni del gasdotto sono rapportabili a quelle di 96 caldaie di un condominio mentre per la forzista Gelmini non si possono ostacolare opere strategiche così importanti specie se i ministeri hanno più volte dato pareri favorevoli non evidenziando problematiche per le popolazioni. Per il manager Tap , Giampaolo Russo, non solo è vero questo ma è ancor più vero che se fosse ad impatto nocivo, in altre zone d’Italia e nelle ultime settimane ad Ibiza e a Maiorca, non avrebbero costruito strutture come le nostre.

“Non può essere considerata un’opera strategica ed utile anche per il crollo dei consumi è solo una imposizione dall’alto e deturperà spiaggia ed uliveti con una centrale di 12 ettari in mezzo a 4 centri abitati. Non ci interessano le compensazioni, sottolinea il Sindaco Poti, perché significherebbe trattare ed accettare.Perché bisogna arrivare su una nostra spiaggia, continua il primo cittadino, e poi fare 55 km per raggiungere Mesagne a spese dello stato? Renzi, a Bari, ci disse: ragazzi trovate un’altra soluzione ma la Tap dobbiamo farla” .

È la politica che decide, sottolinea il manager Russo, e decide a margine di “studi complessi anche da noi condotti tra il 2006 ed il 2010 e nel 2010 Melendugno accetto il nostro gasdotto e l’allora sindaco, Vittorio Potì, disse sì perchè lo riteneva un’opportunità per il territorio”.

E mentre a Roma discutevano televisivamente di Tap sì- Tap no, sulla spiaggia di San Basilio gli ambientalisti chiedevano l’intervento delle forze dell’ordine avendo scoperto che la Saipem spa, Società anonima italiana perforazioni e montaggi del Gruppo Eni, ha iniziato una serie di rilievi geofisici forse per conto di Tap. Ecco la foto pubblicata dal comitato No Tap, che si chiede: “rilievi sulla spiaggia da parte di Tap. Col permesso di chi?”.

Come si evince dal decreto prefettizio del 30 maggio 2014, il prefetto decreta “di autorizzare, previa acquisizione di ulteriori necessarie autorizzazioni o nulla osta in base alle disposizioni vigenti, l’accesso nelle proprietà ricadenti nel territorio del Comune di Melendugno, elencate dai tecnici della Trans Adriatic Pipeline AG- Italia- alternativamente e disgiuntamente- indicati nell’elenco; incaricati delle operazioni; necessarie per la realizzazione di infrastrutture lineari energetiche per conto della Tap Italia AG, secondo il tracciato riportato nella planimetria “con esclusione all’accesso nei fondi di cui ai punti di indagine vincolati da apposita Autorizzazione Paesaggistica”… E la spiaggia su cui si stanno effettuando i rilievi, secondo i No Tap rientrerebbe proprio nei punti esclusi dall’autorizzazione. ..

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