LECCE- Mentre la crisi libica e la minaccia Isis vengono affrontate dalle Nazioni Unite prevale e l’ Italia è in prima linea, con un ruolo guida nelle iniziative Onu, il Salento, terra di confine, da anni ormai approdo di migliaia di migranti in arrivo dai Paesi ora più a rischio, comincia, come la Sicilia e la Calabria, ad aver paura.
Il pericolo che sui barconi che quotidianamente solcano i mari stracolmi di gente disperata in fuga dalla guerra e dalla disperazione si nascondano terroristi con l’accesso facile all’Italia, Paese esplicitamente minacciato dall’Isis , diventa sempre più concreto. “Non c’è traccia reale di un nesso tra immigrazione e terrorismo, ha detto il ministro Alfano, ma non si può escludere nulla”. In Prefettura a Lecce si è concentrato su questo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: i controlli saranno serrati, ha detto il prefetto Giuliana Perrotta, tutte le forze dell’ordine faranno la loro parte
Saranno gli uffici della Dda a coordinare l’emergenza terrorismo, così come stabilito dal governo. Il Procuratore Capo Cataldo Motta era presente alla riunione che ha visto attorno al tavolo polizia, carabinieri e finanza. Negli ultimi giorni un episodio ha destato particolare allarme: 5 sirinai, arrivati con altri migranti sulla costa di Andrano, sono stati trovati con documenti falsi. Arrestati e poi scarcerati.