TARANTO- Nell’udienza in corso oggi a Taranto per il processo “Ambiente Svenduto” la Procura ha chiesto al giudice per l’udienza preliminare Wilma Gilli il rinvio a giudizio dei 52 indagati. Si tratta in particolare di 49 persone fisiche e tre società, Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici. Tra le persone fisiche ci sono invece i fratelli Fabio e Nicola Riva, in qualità di ex amministratori dell’Ilva, l’ex presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, gli ex direttori dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso e Fabio Buffo, una serie di dirigenti ed ex dirigenti, nonchè i cosiddetti fiduciari, consulenti di cui il gruppo Riva si serviva per controllare da vicino la gestione e l’andamento dello stabilimento di Taranto.
Chiesto anche dalla Procura il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, per gli attuali assessori regionali all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e alla Sanità, Donato Pentassuglia, quest’ultimo all’epoca dei fatti presidente della commissione regionale Ambiente, nonchè per l’allora assessore regionale Nicola Fratoianni, oggi deputato di Sel.
Nel frattempo con 151 i voti favorevoli, 114 contrari e nessun astenuto, il provvedimento Salva Ilva ha avuto il via libera dal Senato ora passerà alla Camera per essere convertito in legge entro il 6 marzo