LECCE- Il presidente del Lecce Savino Tesoro farà chiarezza sul futuro del Lecce. E si attende una conferma sulle ipotizzate dimissioni del CDA dell’Us Lecce. Se confermate, per la società giallorossa si apriranno nuovi scenari.
La prima vera contestazione della curva ha lasciato il segno. Ad una parte della tifoseria il mercato condotto dalla società no è piaciuto e la marcia della squadra giallorossa ha contribuito a soffiare sul fuoco del malcontento. Adesso si guarda ai play off come obiettivo alla portata. Una campagna di riparazione che non ha avuto la benedizione della maggior parte della tifoseria guardando forse a operazioni senza una prospettiva.
Savino Tesoro ripercorrerà sicuramente le tappe che lo hanno portato alla scalata dell’Us Lecce, esporrà le cifre e gli investimenti sopportati non solo nella stagione corrente. Inoltre vorrà rimarcare l’isolamento politico e in alcuni casi anche l’oltraggio mediatico subito da più parti, anche da ambienti politici. Insomma, sembrano esserci le condizioni per ‘inizio di un addio con le dimissioni del CDA e la nomina di un consiglio reggente. Tiene banco ancora il futuro di Miccoli, al quale forse non sono bastati due giorni di permesso per decidere se lasciare il Lecce.
Da un addio che sembrava scontato a una conferma molto probabile. Oggi, intanto, il calciatore è atteso nuovamente dal tecnico Bollini, ma per la partita di Pagani non sarà preso in considerazione dal nuovo allenatore giallorosso anche perché Miccoli ha saltato i primi allenamenti settimanali. Miccoli aveva pensato di fare la mossa decisiva, anche se sofferta: firmare la separazione dalla società leccese. Il presidente Tesoro gli ha pure offerto un ruolo “tecnico” nell’organigramma della società, una sorta di direttore generale. Una veste alla quale Miccoli avrà pure pensato, ma evidentemente non è quello che lui desidera.
Nel progetto tattico che Bollini intende percorrere sembra esserci poco spazio per l’attaccante giallorosso. Nel 4-3-3 già praticato da Lerda, ma anche da Pagliari, Miccoli non è la prima scelta. E’ questo che lo ha tormentato. Con questa soluzione tattica, e con un mercato in cui il diesse Tesoro ha rinforzato le corsie esterne, l’unico ruolo che Miccoli può ricoprire è quello di centrale, oggi blindato a suon di gol da Moscardelli. Miccoli deve ritrovare con le proprie forze, come ogni calciatore, un posto in squadra. La società non poteva garantirgli un ruolo da titolare la scorsa estate, non può farlo ora.
Per Miccoli la svolta sembrava essere arrivata con Pagliari, con il suo 4-4-2, presto abbandonato per un più efficace 4-3-3. Miccoli sta per decidere il suo futuro. Forse ancora in giallorosso per scrivere una favola finora solo sognata
