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Il Lecce si inchina alla Reggina

LECCE- Lecce poco incline almeno nelle intenzioni pre gara all’essere galante neppure se davanti ha la Reggina fanalino di coda della classifica. Intenzioni che non sempre pero’ rispondono ai fatti. La squadra di Pagliari si presenta con lo stesso abito che nel turno precedente ha permesso di portare a casa la vittoria con il Matera. Pagliari si affida nuovamente al 4-3-3 unica novità in formazione è la presenza dal primo minuto di Diniz. Lopez e Sacilotto sono in panchina dopo la promozione a pieni voti di Herrera e Di Chiara.

Pagliari ordina ai suoi di mostrare i muscoli e la squadra risponde presente al suo tecnico. Gli equlibri in campo vengono rispettati solo per pochi minuti, fino a quando Moscardelli riceve in quello che è il suo habita naturale, l’area di rigore e da lì il bomber non sbaglia. E’ la quinta marcatura personale nelle ultime cinque gare per l’eroe barbuto che sale a quota 11 nella speciale classifica marcatori. Non è solo un episodio perchè la squadra giallorossa trova di fornte una Reggina poco concreta ma col passare dei minuti si intuisce che sono le giocate di Papini e compagni a creare problemi di manovra alla formazione di mister Alberti.

Il Lecce gioca bene, gioca da squadra appare solido e compatto tra i reparti. Herrera ha dimestichezza con il gol e ci prova con il giro che viene deviato in angolo. Intorno alla mezz’ora la Reggina riaccende i fari e prova ad affacciarsi nella metà campo giallorossa. La squadra di Pagliari esprime buone trame di gioco, la manovra è corale.

Nei dieci minuti finali del primo tempo calano i ritmi, il centrocampo diretto da Papini arretra il baricentro consentendo agli amaranto di costruire qualche azione degna di nota. Pericoli che sembrano comunque essere ben controllati. Poco prima della pausa Lepore dalla sinistra disegna un traversone perfetto per Moscardelli che non riesce a colpire per l’intervento di Cirillo. Sarebbe stato il coronamento di una bella azione. La ripresa regala un’altra partita. La Reggina dalle prime battute mostra un piglio diverso, un atteggimento piu’ propositivo. Al 65esimo trova il gol del pareggio con Masini fin troppo libero di affondare.

La squadra di Pagliari perde in profondità la manovra diventa lenta e poco incisiva. Ci si affida ai piedi di Lepore che da calcio piazzato sfiora il montante. Il Lecce sembra risvegliarsi e il tandem Della Rocca – Moscardelli fa correre un grande brivido sulla schiena di Belardi. Gol divorato dai giallorossi. Il calcio è spietato e la sua legge è crudele. Gol mancato gol subito presto detto. Maimone regala il sorpasso alla sua squadra nell’incredulità di mister Pagliari.

I minuti finali vedono il Lecce proiettato in avanti in un forcing disperato ma sterile perchè il risultato non cambia. Brutta caduta per il Lecce che non sfata la maledizione che lo vede soffrire con le piccole del girone. Uno stop che pregiudica i piani classifica e solleva qualche interrogativo sulla prestazione dalle due facce tra primo e secondo tempo.

Mario Vecchio

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