Politica

Stabilizzazioni, il Governo impugna la legge della Puglia

BARI-  La Regione stabilizza, il Governo la blocca. Il tutto mentre è in corso il concorsone che promette di dare un futuro certo a 200 aspiranti dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Il Consiglio dei Ministri, nelle scorse ore ha impugnato la legge regionale 47 del 2014 approvata a novembre scorso per stabilizzare il personale precario che aveva maturato 36mesi di lavoro negli ultimi 5 anni. Posti disponibili 379 più 65 potenziali ulteriori assunzioni derivanti dal personale in distacco alle agenzie e partecipate della Regione stessa.

La legge, come si ricorderà, fu approvata tra le polemiche generali. Per alcuni era incostituzionale, per altri assicurava un posto al sole a chi già aveva un piede nell’amministrazione e toglieva una reale possibilità ai tanti giovani di pari capacità ma senza alcun contatto con l’ente pubblico. Per il governo, invece, quella legge è anticostituzionale perché contrasta con i principi stabiliti dalla legislazione statale e si pongono pertanto in contrasto con gli articoli 3 e 97 della Costituzione, nonché con il principio di coordinamento della finanza pubblica.

Un fulmine a ciel sereno per i 1400 che in queste ore stanno affrontando le prove per vincere il concorso? No per l’assessore al Lavoro Leo Caroli. “Aspettiamo di conoscere le motivazioni che hanno indotto il Consiglio dei Ministri ad impugnare la legge – commenta – risponderemo di conseguenza, chiarendo il necessario”. Caroli è convinto che la legge non contrasti con la costituzione “semplicemente perché – spiega – la legge regionale attua quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2014, al comma 529 e cioè che le Regioni devono stabilizzare i precari. O è incostituzionale tutto, anche la loro legge, o non lo è nessuna delle due”. Ai partecipanti al concorso, esterni o interni che siano, rivolge l’appello a non perdere la serenità necessaria per superare i test non semplici.

La legge impugnata, comunque, cambia poco nell’immediato. Perché le stabilizzazioni sono già state bloccate dalla successiva Legge di Stabilità, quella 2015, che impone di assorbire prima la quota dei dipendenti delle province in esubero prima di attingere nuove persone dal concorso.

 

 

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