LECCE- “Le dimissioni sono scaturite da alcuni punti di profonda divergenza con l’attuale linea politica regionale, che si sostanziano con la perplessità sul commissariamento di fatto avvenuto nella federazione regionale e con la scelta di non presentare una lista di Sel alle prossime elezioni e dopo 10 anni di governo Vendola”. Questo il testo che sancisce la chiusura della fabbrica di Nichi per non diventare serbatoio di voti della lista Puglia in più del senatore Stefano. Lasciano Sel la segretaria provinciale, Anna Cordella, e la maggioranza del coordinamento provinciale.
Dopo aver determinato la crescita del partito ed il risultato delle primarie non hanno inteso confluire nella lista ispirata dal loro candidato alle primarie dello scorso novembre. Speranza, per i dimissionari, il nuovo corso possibile attraverso le iniziative vendoliane di Human Factor per molti considerato il contenitore anti Pd dell’uscente governatore di Puglia e del sindacalista Landini. Le dimissioni dei dirigenti provinciali, e la scissione di Sel, segna la definitiva uscita di scena di Vendola dalla Puglia ed il relativo possibile disimpegno dalla candidatura di Emiliano altrimenti, i dimissionari, non avrebbero fatto riferimento al nuovo percorso politico