LECCE- Chiuso il cerchio sull’operazione Eclissi della polizia che lo scorso 18 novembre ha portato in carcere 35 persone. L’ultimo dei catturandi, Antonio Alvaro Montinari, 45enne di Lecce, ieri sera, si è costituito in carcere accompagnato dai propri legali Giuseppe De Luca e Angelo Pallara.
Durante l’interrogatorio di garanzia odierno dinanzi al gip Alcide Maritati, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 45enne è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’Operazione Eclissi ha portato in carcere i gruppi emergenti e i loro capi, molti detenuti che con una fervida attività intrattenevano relazioni con l’esterno anche da dietro le sbarre. Ai vertici i soliti nomi: Nisi, ormai in declino, picchiato in carcere e senza più luogotenenti, molti passati nelle fila di Maurizio Briganti, il più forte. E poi il gruppo Vernel, quello dei Pepe, Gioele Greco, William Monaco, giovane e spietato. Era sempre lui, secondo la Dda e gli investigatori della Mobile a impugnare la calibro 7,65 che ha ripetutamente fatto fuoco su bar, negozi e pizzerie della città: il Bellini Caffè”, il “Good Look”, il “Caffè Carletto”, “La diavola” , “GLI ELETTRICI” , solo per citarne alcuni .
In carcere è finita anche Carmen Blago, moglie di Briganti. Ordinanze anche per i detenuti nel carcere di Padova Cristian PEPE e Ivan FIRENZE, che con dei pc portatili che in carcere dovrebbero essere privi dell’accesso internet, comunicavano invece con l’esterno grazie a delle chiavette fornite da qualcuno. Conversazioni preziose per gli inquirenti che le hanno intercettate, ma che hanno messo nei guai agenti della polizia penitenziaria sui quali si sta indagando.