LECCE- Per raccontare una giornata come questa, bisogna partire dalla fine.L’emozione e l’impegno danno la spinta a questo inizio di 2015. Il progetto CuoreAmico taglia un altro traguardo, il quattordicesimo, e conferma quello che in tutti questi anni è stata la regola: la generosità dei salentini è la vera benzina della solidarietà. Lo è per i nuovi tredici bambini che entrano a far parte di questa famiglia. Lo è ora, come lo è stata per i 546 piccoli a cui si è teso la mano nel corso di questo lungo cammino.
Per comprendere il senso di ciò che è stata questa nuova edizione, va riavvolto il nastro della lunga diretta No stop che ha animato l’Epifania del Salento.Ci sono sguardi e sorrisi, ci sono famiglie con vissuti difficili ma con la voglia di capovolgere un destino, racconti di bimbi che hanno premura di non fermarsi.
È a loro che Cuoreamico dà risposta, anche quest’anno. Tredici nomi, tredici storie, selezionate con rigore dal comitato scientifico della Onlus presieduta dal regista Edoardo Winspeare e fondata da Paolo Pagliaro. Sono quelle di Federica, 2 anni, di Lizzanello; Michela, 11 anni, di Galatone; Federico, 3 anni, di Lecce; Martina, 16 anni, di Novoli; Samuel, 6 anni, di Taurisano; le due sorelline giulia e laura di Parabita; i fratelli Federica, Maria Teresa e Umberto di Francavilla; Maria Carmela, 7 anni, di Torre S.Susanna, come Aurora, 3 anni, e infine Alessio.
Vale la pena citarli tutti. Perché sono loro ad aver donato coraggio e caparbietà a questa giornata di lunga maratona televisiva. E il Salento non si è sottratto: oltre 107mila euro raccolti.
Un risultato per niente scontato, men che meno ora che la crisi sgonfia i portafogli. La partecipazione, le tante iniziative organizzate dappertutto e durante tutto l’anno, la raccolta fondi presidiata dagli immancabili salvadanai sono la testimonianza che, nonostante tutto, questa terra è ancora capace di riconoscere le priorità e dare l’anima.
È anche il segno di una profonda fiducia verso un progetto che ha fatto della concretezza e della trasparenza le sue bandiere, facendo toccare con mano gli assegni consegnati ai genitori per le spese mediche e i viaggi della speranza o le auto attrezzate (137 in tutto) donate alle famiglie di chi è costretto sulla sedia a rotelle.
In questa 14esima edizione c’erano gli amici di sempre. Quelli che Cuoreamico non lo abbandonano mai; quelli che lo hanno appena conosciuto e si prodigano per donare e fare ancora meglio il prossimo anno. L’altruismo ha sguardo lungo. E quando la solidarietà è vera, come in questo caso, sa come si fa a gettare il cuore oltre l’ostacolo.