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Il Lecce prova a convincere Calori

LECCE- Il Lecce a caccia del nuovo allenatore che guiderà la squadra da domenica, giorno fissato per la ripresa degli allenamenti. Ore frenetiche per i Tesoro e soprattutto per il direttore sportivo già in contatto con alcuni tecnici. Il dirigente ha contattato anche Alessandro Calori e con l’ex allenatore del Novara si potrebbe chiudere nel giro di poche ore. In lista anche Vincenzo Torrente e Davide Dionigi, quest’ultimo cercato due volte nell’ultimo anno e mezzo. La prima, quando la squadra retrocesse in Lega Pro e i Tesoro cercavano un tecnico per il dopo Cosmi. Ma Dionigi era in vacanza in Egitto e aveva bisogno di tempo per rientrare in Italia e confrontarsi con la dirigenza leccese. La seconda, dopo che fu allontanato Lerda nel gennaio 2013, ma l’ex tecnico rossoblù non se la sentiva di affrontare l’avventura leccese non vedendo possibilità di applicare la propria idea di calcio.

La società leccese pare abbia in lista anche il nome di Vincenzo Torrente, ex Bari. L’ultima esperienza del tecnico salernitano sulla panchina della Cremonese. Torrente ha dichiarato: “Vorrei rientrare in serie B, ma Lecce è una piazza importante. Valuterei le proposte della dirigenza”. Intanto il primo nome è quello di Calori, 48 anni, ex difensore, tra le altre, di Udinese e Perugia. L’esperienza più importante, dal punto di vista dei risultati , Calori l’ha vissuta in veneto alla guida del Portogruaro Summaga, compagine con la quale nel 2010 ottenne la promozione in serie B. Quello di Calori sembra essere un profilo idoneo per il diesse del Lecce Antonio Tesoro. Il confronto tra i due forse sancirà un nuovo legame e regalerà al Lecce il nuovo allenatore dopo l’era Lerda. Il tecnico piemontese, ricevuto dal presidente Tesoro, ha chiuso definitivamente la sua avventura leccese.

Lascia il Lecce al quinto posto, a pari merito con il Foggia, fuori dai play off. L’allenatore piemontese, in carica dal settembre 2013 dopo l’esonero del gennaio dello stesso anno, nello scorso campionato aveva sollevato il Lecce dall’ultimo posto fino alla qualificazione ai play off perdendo, però, il treno per la serie B nella doppia finale con il Frosinone.

Al Lecce non è riuscito a dare l’identità tattica necessaria per rendere la squadra solida, almeno sul piano caratteriale. Invece, nelle ultime settimane si è registrata una flessione sotto diversi aspetti. Era il momento di svoltare e di voltare pagina. Adesso la palla passa al nuovo allenatore, ai calciatori, a coloro che rimarranno e a chi arriverà. Perché il programma resta immutato: la promozione in serie B. Al diesse spetta la mossa principale: individuare un tecnico abile a far regnare un clima sereno nella squadra coniugandolo con nuove idee tattiche che possano esaltare le qualità dei calciatori presenti. Il direttore sportivo penserà anche a mettere nel motore del Lecce energie frizzanti. Le bollicine (non quelle di sapone) andranno bene anche in tarda primavera

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