GALLIPOLI-Annegato a 30 anni durante una battuta a pesca di ricci. Gallipoli si è svegliata con una tragica notizia. Il dramma si è consumato alle prime luci del mattino, nelle acque di porto Gaio, il porticciolo in cui sono ormeggiati barche e yacht privati. La vittima è Giuseppe De Vita. Probabilmente è stato colto da un malore durante l’immersione. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato l’amico che lo aspettava a bordo di una piccola barca. Barca alla quale il sub era legato con una corda. Non vedendo l’amico risalire in superficie, l’uomo ha tirato la fune, che si è spezzata.
Con ogni probabilità il 30enne era già senza vita. Disperato, l’amico ha dato l’allarme. È intervenuta la Capitaneria di porto, la cui vedetta ha portato il giovane a terra, dove li aspettava l’ambulanza del 118, ma salvare il sub è stato impossibile. De Vita era un venditore di ricci ambulante, che era solito posizionare la bancarella nei pressi dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù.
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno avviato le indagini per capire cosa sia accaduto in acqua, quali siano le cause della morte del 30enne.