ROMA- “L’aria che tira non è buona”, sussurra al telefono il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Amoruso. Lui, insieme all’altro coordinatore regionale Antonio Distaso, domani incontreranno il coordinatore nazionale di Forza Italia, il senatore Altero Matteoli per il verdetto definitivo e ufficiale dei vertici romani sulla questione primarie. In serata, però, arriva una nota firmata dai vertici romani in cui si chiede a Fitto di candidarsi, perché è l’unico in grado di diventare il cemento di tutta la coalizione senza primarie. “Il Comitato per le Regionali che mi onoro di presiedere, dopo aver vagliato la situazione politica in Puglia in vista delle elezioni regionali in programma nella prossima primavera, ha ritenuto che il miglior candidato di Forza Italia e del centrodestra sarebbe l’onorevole Raffaele Fitto” – ha spiegato Matteoli.
Insomma, da Roma arriva un invito ufficiale all’ex ministro, che è in realtà una pericolosa trappola. Fitto, infatti, invocando le primarie si stava mettendo al riparo in caso di sconfitta: in questo modo viene rimesso in gioco. “La sua capacità politica – spiega Matteoli di Fitto – è attestata anche dal consenso che negli anni ha ricevuto dai pugliesi e il risultato personale ottenuto, da ultimo, alle elezioni per il Parlamento europeo ne è un’ulteriore riprova. Non c’è dubbio che il voto degli elettori per Fitto valga ancor più di una qualunque altra consultazione, persino anche di eventuali primarie”.
L’appello è firmato da tutto il Comitato: i capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, il senatore Denis Verdini, gli onorevoli Giovanni Toti e Sestino Giacomoni gli chiedono di scendere in campo. La risposta dell’ex ministro arriva astretto giro: “Possibile che non lo si capisca? Possibile che si insista a proporre una mia candidatura che non sta in cielo né in terra? Ripeto fino alla noia: qualunque scelta che escluda il coinvolgimento diretto dei cittadini è un errore drammatico” – conclude Fitto.
