LEUCA- I rappresentanti delle comunità salentine, della chiesa, della politica, professori universitari e il comitato no Triv si sono dati appuntamento a Santa Maria di Leuca, ancora una volta, per dire no alle prospezioni che un sit -in e poi con un momento di divulgazione scientifica aperto a tutta la cittadinanza, all’hotel Terminal, dove si è svolto convegno ‘Effetti collaterali, naturalistici e ambientali delle trivellazioni‘. Un’intera giornata dedicata alla conoscenza degli effetti devastanti delle prospezioni sul nostro mare. Lo scarso ricambio d’acqua, dovuto a scarsa circolazione delle correnti produrrebbe danni irreparabili in caso di sversamento di petrolio, come spiega la professoressa Albina Colella.
Con queste mobilitazioni si vuol dare la sveglia alla cittadinanza, nel tentativo di fare prendere coscienza a tutti dei rischi per il turismo e la pesca.
Il governo Renzi con lo Sblocca Italia ha impresso una notevole accelerata alla ricerca di idrocarburi, evidenziandone la strategicità nella politica di diversificazione delle fonti energetiche. Un provvedimento che favorisce gli interessi delle multinazionali e non la vocazione turistica del Salento.
In campo anche alcuni rappresentanti della chiesa, perché, come spiega don Stefano Ancora, bisogna avere rispetto per il Creato.