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Carovana della legalità: tappa nel Salento, tra caponnoni sequestrati e rifiuti interrati

LECCE- Il viaggio è partito il 27 ottobre da Milano e sta attraversando tutta l’Italia. E’ il furgone della legalità della CGIL, a bordo del quale vengono raccolti racconti, storie, esperienze, fatti di vita per testimoniare il rapporto indissolubile tra legalità e lavoro. Ogni tappa viene raccontata attraverso immagini video, girate anche con i cellulari. A Lecce, la carovana è partita dalla sede della CGIL, lungo il percorso alcune soste in luoghi compromessi dalla criminalità e dall’illegalità, sulla strada per Torre Chianca, nei pressi di un immobile sequestrato, e nell’area di Ugento nelle zone compromesse dai rifiuti interrati.

Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sono 150 i beni “confiscati” nei comuni della provincia di Lecce. Di questi solo 71 sono stati riassegnati dall’Agenzia alla disponibilità dello stato per il riutilizzo, ma solo una minima parte con progetti di utilizzo già attivi. Sono, invece, 28 le aziende confiscate, di cui 18 in gestione dell’amministratore giudiziario.

A Lecce è iniziata anche la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto” che ha tra i suoi obiettivi quello di contrastare l’illegalità e le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici.

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