LECCE- La psicosi vaccino antinfluenzale ha investito anche il Salento dopo la morte sospetta di una donna di 82 anni di Carpignano Salentino a cui qualche giorno prima era stato somministrato il Fluad .
La certezza che la morte possa essere ricondotta al vaccino si avrà pero solo dopo l’autopsia che l’Asl di Lecce è intenzionata ad effettuare per motivi di sanità pubblica anche se la magistratura no riterrà opportuno farlo. La popolazione salentina, dice il dottor Alberto Fedele – dirigente del settore igiene pubblica dell ‘Asl Lecce deve comunque stare tranquilla e i soggetti a rischio devono continuare a vaccinarsi. Anche perché la proporzione tra rischi e benefici è messa ben in evidenza dall’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco: 12 le segnalazioni di decessi dopo vaccinazione pervenute ad oggi. 8000 le persone che muoiono ogni anno per le conseguenze dell’influenza.
Tra questi due sono segnalati in Puglia: il primo la donna di Carpignano Salentino, sul secondo invece c è ancora una grande incertezza: le Asl pugliesi non ne sono a conoscenza, dice Fedele, è sicuramente esclusa comunque la provincia di Lecce dove in questi giorni so continua a somministrare un vaccino che ha una efficacia minore ma che è sicuro.
Anche la Società Italiana di Medicina Generale ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale. Il presidente Claudio Cricelli sostiene che Salvo circostanze eccezionali, tutte ancora da dimostrare, il legame tra vaccini e morti sospette è smentito dai dati epidemiologici. È importante quindi continuare a vaccinarsi Altrimenti assisteremmo a un numero di morti sicuramente maggiore.