BARI- L’accordo Unione di Centro con Partito Democratico non scende giù a tutta la coalizione. Sinistra ecologia libertà, Partito socialista, Puglia in più, la formazione legata a Dario Stefano costola del partito vendoliano, e Realtà Italia si ribellano.
Subito il tavolo della coalizione per valutare l’opportunità di un accordo contro natura. E così, mentre Udc continua a metter da parte l’ostilità verso la sinistra più estrema proprio da questa si scatena la guerra alla Partito Democratico responsabile di voler far cassa, in voti, senza alcuna riserva.
Alla vigilia delle primarie forse è anche una strategia per indebolire il candidato, o i candidati, che potrebbero, da questa “santa alleanza”, fruire o perderci. Michele Emiliano è stato chiaro dicendo: alcuno scandalo visto che più volte, proprio il partito di Casini, è stato la stampella di Vendola così come, ancora ricordano, quando, proprio Vendola, convocò una riunione di maggioranza allargata appunto all’Udc.
Come potrà finire, da qui al post primarie, lo si capirà nelle prossime ore. Se questa rivolta si placherà, o potrà condizionare soltanto il Partito Democratico o, ancor di più, indispettire i cattolici ed indurli a riconsiderare ufficialmente la Costituente Popolare e trovare una sintesi dell’ultima ora con la coalizione avversa lo si comprenderà da qui ai prossimi giorni.
La reazione del PD potrebbe non essere pacifica visto che, già nelle tasche, hanno pronti video di candidati a queste primarie che, sino al 2010 sponsorizzavano anche candidati di destra con il simbolo del partito di casini ed oggi in rivolta dopo l’accordo dei dissidi.