BRINDISI- PeaceLink ha attivato presso la Commissione Europea un’iniziativa per difendere il diritto alla salute e all’ambiente dei cittadini di Brindisi: “Riteniamo che la Commissione Europea debba esaminare la situazione di Brindisi, alla luce della Direttiva Europea sulle Emissioni Industriali 2010/75/EU.
Brindisi è una bomba –si legge nella nota di Peacelink- Si può trovare nel suo ambiente ogni tipo di agente inquinante e l’impatto sulla popolazione è estremamente importante, come riportato nel Report BMC Pregnancy and Childbirth sulle malformazioni neonatali di bambini nati da madri che vivono a Brindisi.
Nella discarica brindisina di Micorosa, ad esempio, sono stati trovati importanti quantità di agenti inquinanti: cloruro di vinile in quantità di 7,7 milioni volte oltre il limite; 1,1 dicloretilene 198 milioni di volte superiori al limite; benzene 50.000 volte oltre il limite, diossina 40 volte oltre il limite.
Con questa lettera, intendiamo –concludono– inoltre portare all’attenzione della Commissione Europea il fatto che Brindisi sia sede di una serie di grandi impianti industriali, i cui effetti sulla popolazione sono critici e potenzialmente molto pericolosi“.