BARI- Tutto inizia con Emiliano che twitta la richiesta di dimissioni dell’assessore Nardoni avanzata dal centrodestra. Poi arriva la replica del responsabile dell’agricoltura ma, sia una posizione che l’altra, sono strumentali e volute perchè tra 13 giorni si svolgeranno le elezioni primarie. I fatti: Emiliano attacca Nardoni per colpire il suo predecessore, Dario Stefano; Fabrizio Nardoni replica perchè uomo vicino a questo e per molti da questo indicato a Vendola una volta eletto, Stefano, senatore della Repubblica. Ma i veri fatti riguardano lo stato dell’olivicoltura nel Salento e le soluzioni ipotizzate dalla Regione, eradicazione di quasi 2 milioni di alberi, contrastate da chi opera nel settore.
Dagli olivicoltori un secco No, la denuncia di alcun contributo e la richiesta di un Commissario che non sia il Governatore Vendola. La preoccupazione per la risorsa agricoloeconomica della Puglia e del Salento è legata al continuato lassismo regionale. Anche l’europarlamentare Pd Lavarra ebbe modo di stigmatizzare la non nomina di un commissario mentre le opposizioni di centro destra attendono i democratici alla prova dei fatti. Per Luigi Mazzei i continui attacchi del Pd a Nardoni dovrebbero generare il voto congiunto,domani in Consiglio regionale, circa la richiesta di dimissioni in attesa che le politiche agricole possano aver un’accellerazione prima della morte di tutti gli alberi d’ulivo