Cronaca

Unisalento, calano gli iscritti: si teme per il fondo di finanziamento

LECCE-  Calo degli iscritti e risultato, non entusiasmante, nella valutazione della Ricerca. L’Università del Salento potrebbe, a breve, ritrovarsi in seria difficoltà.  Lo ha detto il rettore Vincenzo Zara nell’ultima assemblea del personale; lo ribadisce la FLC CGIL  che ha consultato i dati dell’Anagrafe Nazionale degli Studenti “per avere un’idea quantitativa della perdita di attrattività dell’Ateneo anche in rapporto alle altre Università Pugliesi. Si sono confrontati i dati relativi all’AA 2007/2008 con i Dati relativi all’AA 2012/2013, questi ultimi non definitivi.

L’Università del Salento ha perso il 18,78 % degli iscritti (-  4.657 ): “I valori in gioco -scrive la FLC in una lettera aperta al rettore Zara- presentano un Ateneo che non è fisiologicamente interessato dal generale calo degli iscritti, ma patologicamente non in grado di attrarre gli studenti. I dati rivelano che il crollo degli iscritti si è manifestato dall’anno accademico 2011/2012 a ridosso delle scelte che hanno cambiato il sistema di calcolo delle tasse a carico degli studenti, sebbene anche l’introduzione del tetto programmato in molti corsi di studio abbia contribuito al calo delle iscrizioni.Se, come ha affermato il Rettore, i parametri di valutazione della ricerca e di numerosità degli iscritti sono determinanti nell’assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, è lampante che le aspettative finanziarie sono di un’assegnazione di risorse decrescente che non consentirà di effettuare alcuna politica di stabilizzazione dei  precari  né tanto meno di assunzione  di nuovo personale Tecnico e amministrativo e docente. 

L’incapacità di  avere una visione del futuro e di adottare piani di intervento congrui con le risorse disponibili e con le esigenze del tessuto socio-economico del Territorio sta maturando i suoi frutti. E sono frutti amari”. Senato Accademico e CDA sono invitati dal sindacato ad un uso oculato delle risorse disponibili ed a formulare una proposta credibile di sviluppo o riorganizzazione della didattica e della ricerca dell’Ateneo.

Chiede poi al Magnifico Rettore di avviare un dibattito su questi temi negli Organi di Governo e in una conferenza di Ateneo. “La TRASPARENZA, oltre a quella ritualmente celebrata, richiede che siano analizzati con la partecipazione della comunità accademica le ragioni di tali risultati per comprendere gli errori fatti nel passato e migliorare le strategie per il futuro”.

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