LECCE- L’intensità e la qualità tecnica possono fare la differenza in una partita, la continuità genera distinzione in un periodo medio-lungo. Il Lecce sembra sulla buona strada. Contro il Cosenza la vittoria è arrivata grazie alla caparbietà della formaione leccese che più a lungo ha avuto in mano il pallino del gioco. La squadra giallorossa ha rischiato di più nel primo tempo quando agli ospiti sono state concesse un paio di ripartenze. Fortunatamente, in una di queste, hanno fatto solo tremare il vetro della porta di Caglioni. Il palo colpito dalla squadra di Roselli ha messo solo tanta paura.
“Eravamo ben consapevoli che non sarebbe stato facile – ha affermato l’allenatore piemontese -. Il Cosenza si è difeso bene”.
Difficoltà messe in preventivo alla vigilia. Il Lecce è sceso in campo con il 4-2-4. Il tecnico giallorosso ha dovuto rinunciare a Carrozza (influenzato) e ha dato spazio ancora a Lepore reduce dall’intenso mercoledì di Coppa come Sacilotto, Lopez e in parte Doumbia.
“Voglio complimentarmi con i ragazzi. Anche e soprattutto queste sono le partite importanti da vincere. Le insidie incontrate con il Cosenza forse non le abbiamo avute contro la Salernitana”.
Un Lecce sempre più convinto delle proprie possibilità, con calciatori sempre più funzionali a uno o più moduli. Il tecnico giallorosso può contare su Sacilotto (mai avuto l’anno scorso) restituito al centrocampo; su un Moscardelli, la cui condizione è proporzionale all’intesa con i compagni di squadra. Sono solo alcuni esempi che stanno contribuendo a raggiungere quei livelli standard che fanno della compagine leccese prima di tutto un gruppo e subito dopo una squadra.
“Abbiamo concesso pochissimo all’avversario – spiega Lerda -, qualche ripartenza e siamo stati meno attenti del solito in qualche marcatura preventiva”.
Il Lecce già al lavoro per preparare la prossima sfida di campionato sul campo dell’Aversa Normanna, in programma sabato in Campania. Il tecnico Lerda spera di avere a disposizione, già dalle prossime sedute, Alessandro Carrozza, fermato dall’influenza.
