LECCE- “La Segreteria non è un club esclusivo ma è aperta al contributo e all’impegno di tutti”. Così i dirigenti del Pd leccese che apre ai riformisti . “Non eludiamo e non eluderemo il confronto sulle questioni sollevate dalla minoranza ma ci sarebbe piaciuto confrontarci, a viso aperto, nella sede istituzionale a ciò deputata, ossia la Direzione Provinciale.
L’abbandono dell’ultima direzione da parte della minoranza è esemplificativo di chi il confronto non lo vuole, anzi dimostra come in realtà le questioni sollevate siano strumento pretestuoso di lotta interna ispirata da qualche “vecchio saggio” che, anziché contribuire a svelenire il clima e a favorire la tanto ricercata ricomposizione unitaria, alimenta tensioni e contrapposizioni frutto di dinamiche del passato ormai sepolte dalla Storia e che non possono quotidianamente ricadere sul lavoro di un nuovo e rinnovato gruppo dirigente. Chi fa sbaglia, chi non fa insegna: possiamo pure aver sbagliato -concludono- qualcosa ma sicuramente abbiamo smesso di prendere lezioni da qualcuno“.