LECCE- Una lingua italiana antecedente anche al volgare di Dante Aligheri. Non ha avuto la stessa dignità letteraria, ma i documenti che attestano che essa sia esistita realmente e che fosse diffusa nelle terre federiciane per eccellenza: sicilia, calabria e salento ci sono.
Una battaglia in nome di un riconoscimento linguistico e letterario portato avanti dalla scola federiciana che grazie alla candidatura di lecce a capitale della cultura ha avuto l’opportunità di ottenere un respiro europeo.
La prossima iniziativa è la seconda edizione del premio scola federiciana in programma il 25 ottobre prossimo e sarà all’insegna dell’amicizia tra la Puglia e l’ Alsazia in Francia. Alla cerimonia, che presentata dalla giornalista Daniela Panzera, parteciperà “L’Ensemble Vocal de Seebach”, coro franco-tedesco, con un concerto dedicato al Rinascimento Francese. L’attrice Anna Murolo ed il regista Pascal Pezzuto reciteranno, invece, brani di autori internazionali. Sarà premiato Pierre Racine, professore emerito di storia medievale presso l’Università di Strasburgo “… per aver sostenuto, a livello internazionale, le origini federiciane della lingua italiana”.
La location sarà il Castello Carlo V di Lecce, ormai anche castello federiciano dopo le scoperte archeologiche del prof. Paul Arthur dell’Università del Salento.
Il premio è promosso dalla Kharisma cineproduzioni , dalla presidenza del consiglio comunale di Lecce e dalla fondazione Città del libro di Campi.
