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Lecce2019: “Abbiamo perso per presunzione ed “assenze” in Europa”

LECCE- Da anni si parla della cultura del Salento, tutti si riempiono la bocca del Barocco, delle nostre tradizioni, della nostra cultura e delle nostre bellezze naturali ma parlare non è bastato per diventare la Capitale Europea della Cultura. Ha vinto degnamente Matera che pur non avendo Barocco ha manifestato una cultura della Battaglia interpretata perfettamente anche da chi rappresenta quel territorio e quella regione in Europa.

Non è una colpa aver capito che il titolo di Capitale Europea della Cultura non era semplicemente un’onorificenza. Come ogni concorso che si rispetti, c’è un montepremi e questo è rappresentato da una base di partenza di ben 46milioni di euro. Un plauso a tutti i salentini che si sono impegnati per combattere senza le armi dei nostri rappresentanti pugliesi e di questo territorio. La copertina, “Giudicate voi”, del nostro telegiornale, da qualcuno fraintesa, non era contro la cultura di Matera e per una presunta superiorità di Lecce, ma un modo per far riflettere, tutti noi, che la bellezza delle nostre chiese non è bastata per avere la meglio.

Ha comunque vinto la cultura del Sud, di un Sud che è cresciuto negli ultimi anni molto più di questa Regione e pur non avendo il nostro Barocco, il nostro mare e le nostre strade, ha mobilitato per mesi tutta la popolazione rispetto alle nostre 24 ore in compagnia dei commissari europei. Ha vinto la cultura della partecipazione collettiva ed ha vinto la capacità, di qualcuno, di rappresentare il popolo della Basilicata in Europa. Nel Salento ha vinto l’associazionismo spontaneo della partecipazione, ha perso l’incapacità di qualcun altro di coinvolgere per mesi tutta la popolazione che ha,invece,  conosciuto la gara per Lecce2019, solo nelle ultime settimane e grazie ai mezzi d’informazione.

Hanno vinto tutti coloro che hanno creduto e lottato per Lecce, ha perso la presunzione dei nostri rappresentanti in Europa e, forse, anche di qualcuno a Bari che ha ritenuto di far interpretare, la nostra cultura, da uomini provenienti dal Piemonte e dalla Turchia. Abbiamo perso anche per la piccolezza di chi ha pensato che Bruxelles sia solo una poltrona del Parlamento europeo. Da oggi responsabilizzatevi, il ministro Franceschini ha detto che ci saranno risorse per tutti, individuatele e, almeno per una volta, lottate per una città, Lecce, che sia al centro dell’Europa partendo dalle sue periferie.

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