Cronaca

Quartiere Stadio: l’asilo rimasto rudere e il servizio che non c’è

LECCE- Cancello sbarrato, erbacce e scritte sui muri: un aborto in partenza questo che doveva diventare un asilo nido a servizio di uno dei quartieri più popolosi di Lecce. Siamo in via San Massimiliano Kolbe, a due passi dalla parrocchia che è l’unico vero centro di aggregazione della zona. 

I residenti ci mostrano questo cubo di mattoni e cemento, rovi e rifiuti, con tanto di montagna di inerti in bella mostra. È una struttura che avrebbe dovuto vedere la luce trent’anni fa, ma i cui lavori si sono fermati già negli anni Ottanta, prima per il fallimento della ditta che li eseguiva, poi per il lungo contenzioso sugli stadi di avanzamento dell’opera, poi per la variante di destinazione d’uso approvata dalla giunta Poli. Sono passati gli anni, i decenni. E il cantiere è finito nel dimenticatoio.

E’ un immobile gemello ad altri due finanziati a fine anni ’70 in città. Quello di via Cimarosa è stato convertito in Dopo di Noi, centro protetto per diversamente abili, quello nei pressi di via Adriatica è diventato effettivamente un asilo. Per questo nulla da fare, finora. E la situazione igienico sanitaria non è delle migliori. Anzi: topi e serpenti la fanno da padrona. Nessuno sfalcio, nessun progetto di completamento. E dire che questo grande punto nero è sotto gli occhi di tutti, persino sotto gli occhi degli amministratori, visto che è dirimpettaio degli uffici del consultorio familiare e dell’Ambito che gestisce il Piano di zona per Lecce e dintorni.

 

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