Cronaca

Fratelli sequestrati e torturati, in manette la banda dei violenti

LECCE- Un sequestro di persona, due fratelli marocchini di Trepuzzi prelevati da casa e portati in un luogo isolato, pestati a sangue, torturati con un coltello , le ferite cosparse di alcol e sale per renderle ancora più dolorose.

Scene degne della pellicola Pulp Fiction di Quentin Tarantino, tanto che gli inquirenti hanno dato questo nome all’operazione che ha portato dopo 3 mesi e mezzo all’arresto dei responsabili: 4 salentini e un genovese che la notte tra il 28 e il 29 giugno scorso avevano tenuto in scacco, a turno, i due fratelli, pretendendo da loro la risoluzione di un presunto debito di 5 mila euro, più altri 5 mila come ristoro per la domenica sprecata.

Le indagini della squadra mobile da quel giorno non si erano mai fermate. Gli indizi di colpevolezza raccolti hanno portato il pm capoccia a chiedere e ottenere dal gip Giovanni Gallo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Paolo GUADADIELLO 36 anni di Squinzano, ritenuto a capo del gruppo, Walter TRAMACERE, 37 anni di Campi Salentina, Alessandro Perrone di Campi Salentina anche lui, appena 23enne e Giovanni TRAMACERE di Casella in provincia di Genova.

Ore da incubo cominciate nel primo pomeriggio di una domenica di inizio estate e terminate nel cuore della notte quando i due fratelli, lasciati andare , hanno raggiunto l’ospedale di Lecce ed hanno denunciato tutto alla polizia. Una delle vittime era stata prelevata da casa da due persone mentre si trovava con moglie e figlia piccola, costretta a rivelare il luogo dove si trovasse il fratello. Ai 4 sono contestati i reati di rapina e di estorsione aggravata. Nell’ordinanza il gip scrive di episodi caratterizzati da una vera e propria escalation di violenza gratuita, al limite della tortura psichica e fisica”.

La caccia ai banditi è cominciata subito dopo la denuncia. Ad incastrare i 4, oltre al racconto delle vittime, che li conoscevano bene, l’ analisi delle celle telefoniche alle quali i telefoni degli aguzzini si sono agganciate, e che hanno confermato ogni spostamento.

Mariella Costantini

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