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Autodromo Nardò, Porsche si allarga e investe ma garantisce la tutela del paesaggio circostante

NARDO’- Entro un anno la pista prototipo di Nardò, ormai in mano a Porsche, si doterà di due nuove piste di collaudo, di un centro di sicurezza con un centro medico, un postazione dei vigili del fuoco ed un eliporto. Con il risultato che i posti di lavoro da 110 attuali passeranno ad almeno 143.
Ma… non senza aver dato al territorio delle garanzie. E queste sono la valorizzazione e la tutela del sito di interesse comunitario di Palude del Conte e Dune di Punta Prosciutto che si sviscera attorno alla pista tra Nardò e Porto Cesareo.
Il protocollo d’intesa è stato siglato a Bari da Regione Puglia, Comune di Nardò e Porto Cesareo e Porsche. Il progetto di Porsche infatti prevede la realizzazione di piste per handling con cambi di corsia e per collaudi sul bagnato, che oggi si svolgono fuori Italia.

La ditta tedesca collauda auto di tutto il mondo nell’autodromo neretino e per espandersi ha accettato la contropartita. È un esperimento che servirà a capire preventivamente se i lavori che verranno effettuati saranno impattanti dal punto di vista ambientale. Questo -hanno spiegato il governatore Vendola e la vicepresidente – aiuterà a non incappare negli ostacoli burocratici quando dovranno essere sviluppate alcune strutture”.

Il secondo step saranno degli accordi per la ricerca e formazione, con scambi tra giovani tecnici e ingegneri italiani e tedeschi nell’ambito di un futuro protocollo quadro che coinvolgerà il sistema degli istituti tecnici scientifici che potranno formare i propri allievi anche sulla pista di Nardò e nelle fabbriche tedesche.

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