Politica

Province al voto…di pochi

LECCE- In mano hanno i certificati elettorali, quelli che oggi dovrebbero rimanere nel cassetto per volere della riforma Del Rio. Loro se li sono portati appresso per rimarcare quello che è stato definito il “funerale della democrazia”: a Palazzo dei Celestini, si vota per il rinnovo del Consiglio secondo il decreto che ha svuotato le Province, convertendole in enti di secondo grado.

A scegliere presidente e consiglieri non sono i 732.000 elettori del Leccese, ma i 1287 tra sindaci e consiglieri comunali dei 97 Comuni. Idem a Brindisi, dove la carica degli aventi diritto si è assottigliata a 359 votanti. “La casta che replica se stessa”, dicono dal partito della rifondazione comunista, che ha organizzato il flash mob.

Dentro, le operazioni di voto. I due candidati si sono presentati entrambi nella tarda mattinata, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro: prima l’uscente Antonio Gabellone, coordinatore provinciale di Forza Italia, che – nota di colore a margine – ha chiesto di annullare la prima scheda: sarà per distrazione o per emozione, ma la matita gli è scivolata sul foglio.

Gabellone è sostenuto anche da Ncd, La Puglia prima di tutto, Movimento Regione Salento, Fratelli d’Italia e Puglia Protagonista. Dopo di lui, si è presentato lo sfidante Massimo Manera, sindaco di Sternatia e presidente della Fondazione Notte della Taranta, supportato dalla coalizione di centrosinistra allargata all’Udc. Storie politiche diverse, ma che oggi coagulano anche la partita più grande sullo sfondo, quella delle prossime regionali. È così anche a Brindisi, dove a contendersi il timone della Provincia sono Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana, per il centrosinistra, e Gianfranco Coppola, sindaco di Ostuni per il centrodestra.

A Lecce, sono 16 le poltrone che si divideranno 91 aspiranti, 48 per Manera, 7 in meno per Gabellone. Ma a pesare davvero, a causa del voto ponderato, sono i Comuni più grandi. Azzurri quelli di Galatone, Carmiano, Cavallino, Maglie, Squinzano, oltre a Lecce. Rossi, invece, Galatina, Nardò, Copertino, Campi, Gallipoli, Trepuzzi e Tricase.

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