Cronaca

Scacco alla mala: 52 arresti, a Taranto fari anche su gestione centro Magna Grecia

TARANTO- Scacco alla malavita tarantina. Con un blitz, all’alba, la polizia, in una maxi Operazione Antimafia, denominata alias ha eseguito 52 o arresti che hanno di fatto sgominato i presunti appartenenti legati ai clan D’Oronzo-De Vitis. Due persone risultano irreperibili.

Omicidio, estorsione, detenzione di armi, rapina, associazione a delinquere di stampo mafioso e finalizzata al traffico di stupefacenti: questi sono i reati contestai a vario titolo la banda criminale agiva su Taranto con articolazioni anche a Sassari e Verona. Le indagini, coordinate dalla Dda di lecce sono state condotte i della Squadra mobile di Taranto.

In manette – su disposizione del gip del Tribunale di Lecce Alcide Maritati e su richiesta del pubblico ministero Alessio Coccioli – Nicola De Vitis, già condannato il via definitiva a 25 anni di reclusione per l’omicidio di Cosima Ceci, la madre dei capo clan Modeo, grippo criminale attivo durante al guerra di mala degli anni 80-90 a Taranto.

A presentare i  risultati dell’operazione oggi in questura  a Taranto dono stati anche il procuratore capo della dda dei Lecce Cataldo Motta, oltre al questore Enzo Mangini, il pm Coccioli , il capo delle Squadra Mobile. Nel corso delle indagini è emerso anche un presunto coinvolgimento del Comune di Taranto legato alla gestione del centro sportivo Magna Grecia. Fari puntati sulla per una proroga dell’appalto di gestione.

 

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