Cronaca

Accorpamenti per Ostetricia e Ortopedia, ecco la nuova sanità leccese

CASARANO- Si snoda soprattutto sugli assi Casarano- Gallipoli e Galatina – Copertino il disegno della futura geografia sanitaria leccese. E riguarda, poi, soprattutto due branche: quella di Ostetricia e quella di Ortopedia.
Trapela col contagocce il contenuto del documento sulla nuova rete ospedaliera stilato dalla Asl e nelle mani, ora, dell’assessore regionale al ramo Donato Pentassuglia. È in attesa di essere discusso in un vertice di maggioranza apposito, proprio perché Pentassuglia ha già dichiarato di voler rimettere la decisione nelle mani dei territori. L’avallo della giunta, tuttavia, ci sarebbe già.

Su cosa? Le bocche restano cucite, ma più di qualche accreditata indiscrezione parla chiaro. Ciò che è stato proposto è il mantenimento di un unico punto nascita nell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina, che assorbirebbe anche quello del San Giuseppe di Copertino, che verrebbe “ristorato” dalla creazione, qui, di un unico reparto di ortopedia a servizio dei due poli.

Decisione non semplice, visto che, dopo Lecce e Tricase, quello copertinese è il terzo centro per numero di nascite, ma sulla scelta di Galatina ha probabilmente pesato anche la dismissione dell’ultimo punto nascita privato che era rimasto, quello della clinica San Francesco.

Sullo Ionio, invece, sia il “do ut des” dovrebbe prevedere il mantenimento a Casarano dell’unico reparto di ostetricia, un salvataggio in extremis per garantire a questa fascia di provincia un presidio per le donne, ciò che la matematica cruda dei numeri non avrebbe garantito, visto che sia qui che a Gallipoli non è stato raggiunto il livello minimo di 500 parti l’anno. Nel Sacro Cuore, in compenso, però, sorgerebbe il più importante “trauma center” della provincia, il polo ortopedico per eccellenza.

Poi, ci sono anche gli strascichi che si porta dietro il precedente Piano di riordino, non completamente attuato. Sono quelli relativi al trasferimento a Scorrano delle unità operative di medicina e gastroenterologia di Poggiardo e il potenziamento del polo riabilitativo di San Cesario, che dovrebbe raggiungere quota cento posti letto.

Sono novità che, in realtà, dovrebbero essere realtà già entro il 31 dicembre, stando a quanto stabilisce il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Limite, però, che dovrà fare i conti con almeno due variabili: le elezioni regionali alle porte e il cambio dei direttori generali previsto per novembre.

E sul piano di riordino ospedaliero si desta, all’improvviso, anche la politica, con uno sdegno bipartisan. Il primo partito di maggioranza, il Pd, annuncia anche un’azione di protesta, con un sit in indetto per lunedì pomeriggio davanti al nosocomio di Copertino, per scongiurare la chiusura del punto nascita.

“Lo dico con chiarezza – ribadisce Gabriele Abaterusso, componente della segreteria provinciale – il PD della provincia di Lecce non è solo contrario a cancellare i reparti di reparti di ostetricia e di geriatria, ma farà le barricate per impedire un misfatto che non ha alcun fondamento e giustificazione”. Sul fronte opposto di Fi, il consigliere regionale Saverio Congedo accusa gli assessori regionali di essere “in tour elettorale negli ospedali del Salento”. “La sanita’ – aggiunge – continua ad essere solo terreno di contesa per le primarie del centrosinistra, nonostante i cittadini paghino ben oltre l’1.8 miliardi di euro di tasse regionali aggiuntive senza ricevere servizi adeguati in cambio”.

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