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Tap “monopolizza” la Fiera del Levante, Renzi: “Nessun passo indietro”, sindaci delusi

BARI- Non è servita nemmeno una parola al premier Matteo Renzi per ribadire che no, sul gasdotto della Tap non farà alcun passo indietro. L’opera si farà, anche perché – ha detto poco prima sul palco della 78esima Fiera del Levante di Bari – è “una questione di credibilità dell’intera Italia”. E quel “No” l’ha detto anche ai sindaci No Tap del Salento che, muniti di fascia tricolore hanno marciato su Bari, per protestare in modo deciso ma composto dinanzi al massimo rappresentante del governo.

Ma Renzi, nel suo discorso all’inaugurazione della 78esima Fiera del Levante, durato oltre 40 minuti, lo aveva già anticipato: “Non è pensabile che l’Italia a blocchi un’opera pubblica che parte dall’Azerbaigian, e che non può arrivare a Ventimiglia, ma deve arrivare qui, cioè il Tap. Noi siamo pronti a rispettare chi dice “No”, ma chi dice “no” non può dire “stop”. Parliamo di tutto senza problemi ma non si può dire “no” a un’opera così”

Argomento quello del gasdotto, introdotto dal governatore della Regione Puglia Nichi Vendola: “Se il Ministero dei Beni Culturali stila un parere negativo su Tap, vuol dire che non stiamo discutendo di pregiudizi ideologici ma di giudizi scientifici”.

E i sindaci ricevuti in delegazione in un incontro privato ma  lampo al termine della cerimonia inaugurale, sono tornati a ribadire che quell’opera con il territorio e l’ambiente di Melendugno è proprio incompatibile . Renzi, dal canto suo, ha risposto: “Datemi voi le alternative”.

“Io da domani invito la Regione o mi invito in Regione -ha commentato a caldo al termine dell’incontro il primo cittadino di Vernole Luca De Carlo – per sedermi insieme a loro per trovare una soluzione alternativa perché non si giochi allo scarica barile”. “Io – gli fa eco il collega di Melendugno Marco Potì – chiedo che in questi tavoli ci sia il governo, ci sia la Regione, ci siano i Comuni sempre disponibili ma che non ci sia la società privata perché si siede per altri interessi in questi tavoli”.

Ora, dunque, si cercheranno alternative. Per un giorno gli attori di questa complessa vicenda erano tutti lì, nella stessa sala. Governo, Regione, Sindaci e Azienda pronta, quest’ultima a ribadire che “l’opera non ha impatti rilevanti”.

 

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