FRANCAVILLA FONTANA – Tangenti per chiudere un occhio. Con questa accusa, che si traduce nel reato di “concussione aggravata in concorso, commessa mediante abuso di potere. sono stati arrestati due vigili urbani in servizio a Francavilla Fontana.
Cristofaro Capobianco e Giuseppe Di Geronimo, stando alle indagini dei Carabinieri, coordinate dal pm Milto De Nozza, avrebbero preteso la promessa di denaro da un imprenditore del posto, per evitare il sequestro della sua attività. E tanto durante fantomatici controlli eseguiti nell’esercizio del servizio di polizia municipale. Ma la vittima ha denunciato, facendo scattare le indagini.
Nel fascicolo è messa in evidenza “La finezza dell’agire degli indagati” che non formulavano inizialmente alcuna richiesta. Piuttosto “preparavano il terreno nel quale mettere a dimora l’azione concussiva, che avveniva in un secondo momento con richieste esplicite di denaro”.
Nel corso di finti controlli amministrativi, gli agenti avrebbero riscontrato presunte -e in realtà inesistenti- irregolarità, e quindi prospettavano al titolare l’ipotesi di sequestro dell’attività. Provvedimento che, però, si sarebbe potuto evitare versando somme di denaro che poi gli uomini in divisa avrebbero ritirato. E, anche se la consegna materiale dei soldi non si è mai verificata, si configura ugualmente il reato di “concussione consumata”, poichè si è invece verificata l’accettazione della promessa di denaro, così come la consegna che sarebbe avvenuta poi in un secondo momento, in differita.
I Carabinieri hanno perquisito uffici e abitazioni dei due arrestati, trovando documentazione posta al vaglio dell’autorità giudiziaria.
