LECCE- Il Premio è alla sua prima edizione, in occasione del centenario dalla nascita del poeta salentino che ha cantato nei suoi versi il Salento e il Sud, a pieno titolo uno dei più grandi poeti della letteratura del 900, spesso dimenticato . È stato voluto e organizzato dal Centro studi Vittorio Bodini, fortemente voluto da un territorio che ha riscoperto il suo poeta grazie agli studi e all’opera critica dei suoi estimatori.
Una cerimonia, in un anfiteatro romano gremito, presentata da Enrica Bonaccorti, che ha regalato emozioni e suggestioni, sui versi del poeta , letti anche dal sindaco Perrone e dal Presidente della Regione Nichi Vendola.
A ricevere il premio il poeta Valerio Magrelli e il traduttore Matteo Colombo, individuati da una giuria internazionale di esperti composta tra gli altri da Valentina Bodini figlia del poeta e dal prof Antonio Lucio Giannone (ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università del Salento, da docenti di letteratura italiana in arrivo dalle università di tutta Europa.
Il Premio è stato dunque attribuito, per regolamento fissato dal Centro studi, al poeta italiano più significativo che abbia pubblicato un nuovo libro nel biennio 2013-2014, nonché alla migliore nuova traduzione di classici uscita sul mercato nello stesso biennio, a sottolineare la doppia veste di Bodini poeta, ma anche traduttore. Magrelli si aggiudica infatti il Premio per il suo “Il sangue amaro”, e Colombo per l’ultima traduzione del “Giovane Holden”, opere edite da Einaudi. Ai due vincitori verrà inoltre fatto omaggio di un’opera originale ispirata a Vittorio Bodini dell’artista salentino Salvatore Spedicato, già direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Un premio fortemente voluto dalla figlia del poeta ingiustamente dimenticato, soprattutto nelle antologie letterarie: “Una delle più grandi figure di intellettuale europeo del Novecento”, ha detto Paolo Perrone che ha lavorato per far si che le spoglie di Bodini arrivassero nel cimitero di Lecce.