Cronaca

Il Salento accoglie ancora, sbarcati 407 migranti siriani

BRINDISI- L’ultima volta era stata due settimane fa. E adesso Brindisi si è risvegliata accogliendo ancora: 407 migranti, provenienti quasi tutti dalla Siria martoriata dalla guerra civile. Interi nuclei familiari e 140 bambini. Erano partiti dalle coste della Libia, sono stati soccorsi a largo della Sicilia dalla petroliera Acs Bright, salpata da Bengasi e diretta a Trieste, arrivata nelle scorse ore in rada a Brindisi, unico porto più vicino dotato di una banchina attrezzata per l’attracco di una nave tanto grande, lunga 239 metri.
Le operazioni di sbarco sono state avviate all’alba, presso la diga di Punta Riso. Controlli sanitari e di primo soccorso sono stati effettuati dai sanitari del 118 e dalla Croce Rossa. Coinvolto anche il personale della Capitaneria di Porto, dell’Ufficio stranieri della questura, della Polizia di frontiera e della Protezione civile. A coordinare l’emergenza la Prefettura di Brindisi, che ha già avviato la fase dello smistamento per l’accoglienza temporanea: in 200 saranno trasferiti a Taranto, 50 nel Foggiano, 117 in strutture di Ascoli Piceno e Pescara, 40 dovrebbero rimanere nel Brindisino.

La priorità rimangono i minori. Per tutti, sono state avviate, come da protocollo, le operazioni di identificazione, per capire se hanno il diritto a chiedere asilo per motivi umanitari, come nel caso dei siriani, o se arrivano da altri Paesi in cui non c’è un’emergenza legata ad eventi bellici.

Il copione si ripete, con grande senso di responsabilità e di umanità. Alla vigilia di Ferragosto, erano stati 751 i migranti arrivati nel porto di Brindisi sulla nave Scirocco della Marina Militare. Tra loro anche il «numero 100 mila». Sono oltre 100mila, infatti, le persone giunte in Italia via mare dal primo gennaio ad oggi. Di queste, oltre il 50% è in fuga da guerre, violenze e persecuzioni.

È con questi numeri che l’Italia, nelle scorse ore e dopo un tira e molla lunghissimo, ha incassato l’ok di Bruxelles ad una nuova operazione a largo delle coste siciliane. Non più Mare Nostrum ma Frontex plus, come confermato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano al termine dell’incontro con il commissario europeo per gli Affari interni Cecile Malmstrom.

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