LECCE- “Riporterò i nostri fedeli a S. Oronzo fuori le Mura”. Monsignor Domenico D’Ambrosio desidera far riscoprire ai leccesi il luogo dove, secondo la tradizione , avvenne il martirio del santo patrono della città. Un luogo di culto e di preghera importante, che sorgeva al di fuori della cinta muraria della città, ora in via Adriatica. La chiesa è una preziosa testimonianza della storia leccese, restituita alla cittadinanza nel 2007, dopo un lungo periodo di abbandono e degrado.
Quest’anno c’è l’intenzione di riportare più spesso i fedeli in quella chiesa: il vescovo vuole trasformarla in un punto di riferimento per tutti i fedeli, con delle inevitabili ricadute sul turismo. L’appello alla valorizzazione di questa importante testimonianza della storia leccese è stato accolto dall’amministrazione comunale già da un po’. Ci sono stati diversi interventi sulla viabilità e sulle strade.
“Tra le assi di penetrazione che sono oggetto di riqualificazione rientra l’asse di via Adriatica, su cui siamo intervenuti quest’anno, che collega Lecce a Sant’Oronzo fuori le Mura- spiega Gaetano Messuti, assessore ai Lavori Pubblici -. I cittadini hanno la possibilità di raggiungere facilmente un luogo importante della nostra storia e della nostra cultura e stiamo lavorando anche su un sistema ciclopedonale”.
Il Comune, però, non ha intenzione di fermarsi alla riqualificazione delle strade. “Ha fatto bene l’arcivescovo a puntare l’attenzione su un bene che rappresenta la nostra storia e le nostre tradizioni. Siamo disponibili a lavorare con la curia per reperire le risorse: si può lavorare sul ‘Poin- attrattori culturali” – afferma Gaetano Messuti.
