POGGIARDO- Le nuove segnalazioni di odori nauseabondi nelle ore notturne sono piovute copiose, di nuovo: l’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo torna sotto la lente degli investigatori, che però, stavolta, hanno allargato lo sguardo anche ai camion della nettezza urbana. La sorpresa è stata amara: mezzi non lavati né disinfettati e a volte anche inidonei a trattenere le fuoriuscite di percolato.
Nella prima decade di agosto, sono stati effettuati sopralluoghi congiunti dei carabinieri del Noe e degli agenti della Polizia Provinciale, insieme al consulente tecnico designato dalla Procura, Barbara Valenzano, ingegnere dell’Arpa Puglia. Ciò che è emerso è che di giorno i cattivi odori non si avvertono; di notte, però, qualcosa accade, probabilmente collegata alle condizioni atmosferiche e all’aumento dei rifiuti trattati durante la stagione estiva. A cosa siano dovute le puzze è per ora domanda senza risposta: si attende la relazione del consulente e quella che la stessa azienda Cogeam ha commissionato ad una società del nord, dopo aver fatto installare appositi nasi elettronici.
Nel frattempo, tuttavia, dopo le segnalazioni di sindaco e cittadini, si è deciso di estendere i controlli agli autocompattatori carichi di rsu e in attesa di poter conferire. È stata constatata la perdita di percolato e da lì all’indagine sulle società che curano il trasporto il passo è stato breve. Per il momento, sono state riscontrate irregolarità in quelle che si occupano della raccolta della spazzatura a Gallipoli e Otranto: otlre ai mezzi non lavati e disinfettati, i piazzali sono risultati inidonei per il lavaggio, non ci sono aree adibite al lavaggio dei camion presso gli ecocentri comunali, il trasbordo dei rifiuti dai mezzi che li raccolgono agli autocomapttatori avviene in aree non autorizzate. Anche a Galatina sono state rinvenute anomalie, ma sono occasionali e non sistematiche.
In tutti e tre i casi, sono statie ravvisate violazioni dell’art. 68 del d.lgs. 81/2008 (obbligo lavaggio dei mezzi). E ipotesi di gestione illecita di rifiuti e getto pericoloso di cose. Sarà il pm Antonio Negro ora a valutare il tutto. È lui infatti il titolare dell’inchiesta già in corso sull’impianto di Poggiardo ed è sulla sua scrivania che è arrivata la nuova informativa.