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Lettera degli ambientalisti al governo: “Non condannate a morte gli ulivi”

LECCE- Gli ambientalisti stanno cercando in ogni modo di scongiurare quella che considerano una condanna a morte che potrebbe coinvolgere centinaia di migliaia di ulivi salentini. Il Forum Ambiente e Salute ha indirizzato una lettera al governo nella speranza che il 27 agosto non ratifichi la condanna a morte, per estirpazione emessa dall’Europa il mese scorso. “Siamo fiduciosi che il governo non adotterà misure irreversibili come l’estirpazione delle piante: – spiegano – esse uccidono invece di curare, prevenire, rigenerare piante e  terreni agricoli.

Espianto dalla assai discutibile efficacia per contenere la diffusione del contagio (si dovrebbe fare terra bruciata!), inutile  per le piante disseccate, che comunque (soprattutto gli ulivi) possono sempre  presentare capacità di rigenerazione”. Gli ambientalisti ricordano che alcuni studi dimostrano che la Xylella da sola  non disseccherebbe gli ulivi, come riscontrato in California. Inoltre, gravi situazioni  di disseccamento  degli ulivi nel Salento sono documentate sia nella fine del XVIII che tra XIX e XX sec., spesso  definiti con il termine “brusca”.

A tali e ad altre  epidemie sono comunque sopravvissute, nel corso di vari secoli,  centinaia di migliaia di piante (ovviamente senza trattamenti chimici): Non è escluso, insomma, che il batterio sia endemico nel Mediterraneo. Ecco perché gli ambientalisti chiedono al Ministero per le Politiche Agricole cautela e studi più approfonditi.

“Non essendo stato fatto uno studio approfondito, oggi rischiamo solo di danneggiare il territorio”-tuona l’agronomo Cristian Casili. Il 27 agosto si terrà un incontro in cui si stabilirà se utilizzare una serie di fitofarmaci per eliminare gli insetti che producono la Xylella. Oggi, però, non sappiamo quali siano le altre cause che scatenano il disseccamento. “Si sprecano risorse per palliativi che non danno alcuna garanzia di risoluzione del problema”- spiega Casili. Quello che dovrebbe essere dichiarato “Parco europeo degli ulivi” ora rischia una strage di alberi.

“Al Salento cuore della storia dell’olivicoltura europea, si impone un’eradicazione simile a quella imposta ad una piantagione di patate- si legge nella lettera degli ambientalisti al governo – : si possono estirpare ulivi carichi di secoli di storia di lavoro e struttura del paesaggio, come  fossero piante stagionali infette?”

“E’ importante ribadire che il territorio e le amministrazioni locali del Salento – ricorda Saverio Congedo, vicepresidente vicario di Forza Italia – non possono in alcun modo essere tenute in disparte nelle scelte strategiche per fronteggiare l’emergenza Xylella. A una manciata di giorni dal 27 agosto, quando il Ministero dovrebbe emanare un decreto con le linee guida e gli interventi che consentiranno di contrastare gli effetti del batterio sugli ulivi, è bene evidenziare come non sia opportuno che gli amministratori locali, le associazioni del settore e chi sul territorio ha seguito sin dal primo momento l’emergenza, sia relegato al ruolo di spettatore di una vicenda che ha ripercussioni molto profonde sul futuro dell’agricoltura e dell’economia della nostra regione. E’ fuor di dubbio che il dato scientifico sia fondamentale, ma il piano di contrasto alla Xylella non può ridursi a una risposta tecnico-burocratica in cui il territorio non sia coinvolto”.

 

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